L’ospedale Santa Maria della Speranza è in difficoltà. A lanciare l’allarme sono i rappresentanti sindacali della Rsu Cisl Fp, Pasquale Solimeno, Rino Pepe e Silvano Vece, che lamentano: Rischiamo la chiusura dell’ospedale perché la carenza di infermieri è talmente grave da non potervi più fare fronte
. Criticità analoghe al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore.
L'allarme della CISL FP sulla carenza di infermieri
Nell’arco degli ultimi giorni ci sono stati colleghi infermieri che sono rimasti in servizio per 24 ore di seguito. Al contrario, infatti, si sarebbe dovuta interromprere l’assistenza ai pazienti
. È sempre di più in affanno l’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia (Salerno), come dimostra il virgolettato pronunciato dai rappresentanti sindacali della Rsu Cisl Fp, Pasquale Solimeno, Rino Pepe e Silvano Vece. Che rincarano la dose: I dirigenti sanitari si sono dimenticati di questo ospedale. Sono totalmente assenti. La struttura rischia di chiudere i battenti poiché la carenza di infermieri è talmente grave da non riuscire più a fronteggiarla
, lamentano ancora. Facendo altresì presente che la questione non attiene un solo reparto, ma quasi tutti. Più grave in pronto soccorso, in medicina e in pediatria, dove ci sono stati anche casi di assenza per malattia
, viene fatto ancora presente.
La situazione è generalizzata e i sindacalisti della Cisl Fp ammettono: Assistiamo impotenti dopo aver rivolto parecchie sollecitazioni ai vertici aziendali. Tutte senza seguito. A questo punto ci domandiamo se il disegno ultimo non sia quello di chiudere l’ospedale facendolo “spegnere” lentamente
. Quindi fanno notare che nel lasso di tempo a cavallo tra le festività pasquali e la giornata di ieri (25 aprile, anniversario della liberazione d’Italia) per il Dea 1° livello Eboli-Battipaglia-Roccadaspide – presidi “Maria Santissima Addolorata”, “Santa Maria della Speranza” e di Roccadaspide, ovvero parte della rete ospedaliera che copre il territorio della provincia di Salerno – è stato un vero calvario. Con enormi criticità per affrontare le emergenze, pur trattandosi di un riferimento sanitario destinato a un vasto bacino d’utenza che aumenta quando ci sono le festività
.
In tutto questo gli infermieri sono stremati. Ne consegue, inevitabilmente, un calo complessivo della qualità assistenziale offerta agli utenti, non dovuta alla scarsa professionalità. Da Battipaglia a Nocera Inferiore, laddove la dirigente del Pronto soccorso ha comunicato alla direzione sanitaria dell’Umberto I la positività al coronavirus di otto professionisti sanitari, che aggrava la già nota carenza di personale
. In organico, infatti, mancano all’appello ben dieci infermieri. Da qui la richiesta del via libera per disporre di infermieri provenienti da altre unità operative, così da garantire un minimo di assistenza ai pazienti che continuano ad afferire al Pronto soccorso
.
Sul caso è intervenuto il segretario provinciale della Cisl Fp, Alfonso Della Porta: Queste criticità vanno risolte subito poiché è impensabile trovare come rimedio il trasferimento temporaneo di personale da un’unità operativa all’altra. Urgono assunzioni di nuovo personale, c’è bisogno delle stabilizzazioni per valorizzare le competenze dei lavoratori già in servizio
. Parole che, si auspica, verranno ascoltate da chi di dovere, considerando che in tutta la Campania si cercano infermieri anche fuori regione.
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