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Incendio in lavanderia ospedale Vicenza, 91 pazienti trasferiti

di Redazione

Nessun ferito o intossicato, né tra i pazienti né tra il personale sanitario, è stato segnalato dai vertici aziendali in seguito all'incendio divampato nella mattina del 10 dicembre, verso le ore 9:30 all'ospedale San Bortolo di Vicenza. Il rogo si è sviluppato nell'area seminterrata adibita a guardaroba, circa 300 mq, dove ad andare a fuoco è stato il distributore automatico delle divise del personale sanitario e gran parte dell'abbigliamento depositato all'interno

Vicenza, incendio nel vano lavanderia dell'ospedale San Bortolo

incendio san bortolo

Il 10 dicembre 2024 all'ospedale San Bortolo di Vicenza è divampato un incendio.

I dipendenti della lavanderia hanno provveduto ad allertare prontamente sia la squadra antincendio dell'Azienda sia i Vigili del Fuoco intervenuti con una squadra di una ventina di operatori con un'autopompa, due autobotti ed altri mezzi ausiliari.

Sul posto sono sopraggiunti anche gli agenti del Posto di Polizia e la Polizia Locale che hanno delimitato e messo in sicurezza tutta la zona. Sulle cause stanno indagando i tecnici. Da un primo sopralluogo si ipotizza che l'incendio sia scoppiato per un surriscaldamento del macchinario che dispensa i camici.

L'incendio è stato tempestivamente spento dopo circa un'ora, attorno alle ore 10:30, ma per la presenza di fumo denso che ha invaso anche i cinque piani superiori la Direzione Medica ha deciso, a scopo cautelativo, di evacuare un'intera ala ospedaliera per evitarne l'esposizione.

Ha disposto pertanto lo spostamento di 91 pazienti ricoverati nel lotto C in altre aeree di degenza limitrofe. L'evacuazione ha interessato i reparti di Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Urologia, Neurochirurgia ed Oculistica, dove il fumo aveva riempito le stanze di degenza risalendo dalle condotte.

Si è reso necessario sgomberare anche l'area del ristorante aziendale che si trova proprio sopra i locali della lavanderia. Sono state inoltre sospese le visite ambulatoriali programmate di alcune specialità e le attività diagnostiche del Laboratorio Analisi e della Radiologia.

È stata poi bloccata preventivamente l'attività del gruppo operatorio per gli interventi programmati non ancora iniziati mentre quelli già in corso sono proseguiti regolarmente così come è stata sempre garantita l'attività operatoria d'urgenza.

L'emergenza è rientrata rapidamente anche se, domate le fiamme, il fumo ha continuato a sprigionarsi per ore e i disagi per pazienti ed operatori sanitari sfollati, dopo i momenti di tensione e paura in corsia, sono proseguiti sino il pomeriggio.

Assicurando che la situazione è stata riportata alla normalità nel più breve tempo possibile, l'azienda Ulss 8 Berica ha fatto sapere in una nota diffusa in serata che tutte le attività lavorative ordinarie sono state ripristinate, dopo che i vigili del fuoco hanno concluso le ultime operazioni di bonifica per liberare i locali dal fumo e per il controllo di quelli evacuati.

Si rende noto che già nel primo pomeriggio erano ripresi gli interventi programmati in sala operatoria ed erano tornati a regime anche le attività della Radiologia e del Laboratorio Analisi. Si precisa inoltre che alle ore 16:30 sono state ultimate anche le pulizie straordinarie nei reparti coinvolti dall'invasione di fumo così da consentire a tutti i 91 pazienti, che erano stati temporaneamente spostati, di rientrare gradualmente nei reparti di appartenenza.

L'azienda ha reso noto, infine, che sta provvedendo a riprogrammare il recupero delle prestazioni specialistiche e degli interventi non eseguiti e che i pazienti interessati saranno direttamente contattati dall'Azienda. Saranno temporaneamente fuori servizio per alcuni giorni la mensa per i dipendenti a causa di danni agli impianti e il servizio di consegna delle divise al personale sanitario.

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