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Gellona: cancellare payback e ripensare il sistema salute

di Redazione

Il payback deve essere superato, perché è una mera misura di taglio e non può certamente garantire né la qualità né l'appropriatezza dell'assistenza, oltre al fatto che mette a rischio la sopravvivenza di molte aziende. Così Fernanda Gellona, Direttore Generale Confindustria Dispositivi Medici, a margine del suo intervento al XVII Congresso nazionale AIUC. Chiediamo a Governo e Parlamento di decidere se la Sanità sia un asset strategico di questo paese o meno.

Payback, Gellona: non è misura di governo, ma una mera misura di taglio

Un sistema che parta dall'Health Technology Assessment per valutare l'innovazione, che veda nel sistema delle gare un utilizzo appropriato di quello che il codice appalti consente e la raccolta di una serie di informazioni una volta effettuata la gara, per capirne l'appropriatezza. E ancora, una serie di attività di confronto, di analisi e raccolta dati per poter programmare al meglio i fabbisogni.

È la sintesi del pacchetto di proposte da avanzare al Governo che mette sul tavolo Confindustria Dispositivi Medici con l'obiettivo di cancellare il payback, perché non è una misura di governo, ma una mera misura di taglio.

A dirlo è Fernanda Gellona, Direttore Generale Confindustria Dispositivi Medici, intervistata in occasione della sua partecipazione a "Vulnologia insieme", XVII Congresso nazionale dell'Associazione Italiana Ulcere Cutanee, durante il quale grande rilievo è stato dato al confronto con istituzioni ed esponenti della politica.

A preoccupare è anche il sottofinanziamento costante del settore sanità, a causa del quale di fatto già da oggi i LEA non sono garantiti - continua Gellona - e i cittadini spesso non hanno accesso nemmeno alle cure di base. Chiediamo a Governo e Parlamento di decidere se la Sanità è un asset strategico di questo paese, tuona la DG di Confindustria DM.

La strada da percorrere è quindi senz'altro quella di aumentare il finanziamento della Sanità, ripensare ai LEA, ripensare al governo dei dispositivi medici, che sono indispensabili in tutte le prestazioni sanitarie, per non parlare della fuga dei medici e della carenza di personale infermieristico, che sono campanelli d'allarme dell'urgenza di ripensare la Sanità in termini nuovi.

E sul Pnrr occorre precisare che è sì una grande opportunità, ma una grande opportunità di investimento, non è certo un tema di spese correnti. L'Italia ha il parco tecnologico tra i più vecchi d'Europa e per questo abbiamo bisogno di usare al meglio i fondi del Pnrr, che significa non acquistare dispositivi non necessari, ma acquistarli in modo appopriato. Acquisti che quindi - chiosa Gellona - non possono prescindere dal coinvolgimento degli utilizzatori esperti, oltre che da un dialogo costante con l'industria.

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