Il Sindacato di categoria Nursing Up ha deciso di convocare per il 24 ottobre la propria Consulta Nazionale. Motivo? Turni massacranti, riposi che si sono trasformati in un triste optional, violenze ormai diventate una consuetudine
. Insomma, quanto sta accadendo ai nostri infermieri, nelle aziende sanitarie da Nord a Sud, ci spinge a promuovere un confronto immediato con la nostra consulta nazionale di rappresentanza
, fa sapere Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato infermieri.
In Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte disagi sono all'ordine del giorno
Viviamo un momento storico delicatissimo, i nostri professionisti, in particolare con i casi più recenti esplosi in Toscana ed Emilia-Romagna, all'acme del disagio, hanno deciso di organizzare, nei rispettivi territori, seppur per ragioni diverse, manifestazioni di protesta.
Un grido di allarme ci accomuna più che mai, quello che la politica non può continuare ad ignorare, e che apre la strada ad una possibile nuova stagione calda per gli infermieri italiani
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Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up. Turni massacranti, riposi che da diritto legittimo e sacrosanto si sono trasformati in un triste optional, a causa della grave carenza di personale, violenze ormai diventate una consuetudine, consumate nelle corsie quasi ogni giorno: a tutto questo si aggiunge una emorragia di professionisti verso l'estero che potrebbe diventare insanabile, unita ai numeri allarmanti di dimissioni volontarie che rischiano di far crollare il già fragile castello di sabbia della sanità italiana
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E mentre la politica non fa ancora chiarezza sulle cifre del prossimo contratto da destinare agli infermieri e agli altri professionisti dell'area non medica, i nostri colleghi, da Nord a Sud, sono arrivati letteralmente ad un punto di non ritorno. In Toscana, ad esempio, con una carenza di 4mila infermieri, la situazione è da tempo a prova di bomba. Alle Scotte di Siena regna infatti il caos totale. Gli infermieri sono addirittura costretti a saltare i riposi e vivono uno stato di disagio continuo
.
Per questa ragione domani (il 24 ottobre, ndr.) alle 15 è previsto, da parte del nostro sindacato, un sit in di protesta davanti ai cancelli dell'ospedale. Non sono certo isole felici Emilia Romagna, Piemonte e la Lombardia, così come la Campania continua a vivere il dramma di strutture vetuste, di disorganizzazione e di fenomeni di violenza che collocano la regione, con 64 nuovi casi ufficiali da gennaio a oggi, al primo posto in Italia per aggressioni ai danni degli operatori sanitari, per non parlare poi della Sardegna dove il Brotzu di Cagliari è una bomba a orologeria. La politica deve ascoltarci. Domani saranno valutate tutte le azioni da intraprendere per tutelare gli infermieri e i professionisti dell'assistenza italiani
, conclude De Palma.
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