Più risorse e tutele per gli infermieri. Il sindacato di categoria Nursing Up ha manifestato sotto il palazzo della Regione Lombardia per denunciare condizioni di lavoro sempre più critiche a fronte di stipendi ben lontani dalla media europea. Tra le richieste avanzate alla Regione, un'"indennità di confine", per arginare il fenomeno della fuga degli infermieri verso la Svizzera.
De Palma: in ultimi 3 anni 350 infermieri lombardi fuggiti in Svizzera
Gli infermieri lombardi del Nursing Up, con il sostegno dei colleghi da tutto il Nord Italia, nella mattinata del 29 maggio si sono riuniti in un'assemblea Plenaria, presso l'Auditorium Don Bosco, con la partecipazione del Presidente e del segretario generale del sindacato.
L'obiettivo era quello di guardarsi negli occhi, per chiedere che la Lombardia faccia sentire il suo peso sulle scelte del governo nazionale e della conferenza delle Regioni, in tema di valorizzazione delle professioni in Italia e per affrontare nodi i quotidiani spinosi dell'infermieristica Lombarda.
Dopo un simbolico presidio di protesta davanti alla sede del Governo locale, la giornata si è chiusa con un appuntamento decisivo. Una delegazione del sindacato, infatti, ha incontrato l'assessore Welfare, Guido Bertolaso. La situazione dei professionisti in Italia, e ancor più nella sanità lombarda, ad oggi, è davvero preoccupante. Si registra una drammatica fuga di personale, per la maggior parte infermieristico, dal nostro SNN, in particolare verso le nascenti realtà private, dal momento che stanno aprendo sul territorio numerosi centri multi specialistici, dove l'infermiere viene retribuito in modo certamente più consono alle sue aspettative
, afferma il presidente Antonio De Palma.
In termini di fuga dalla sanità pubblica locale, come abbiamo più volte denunciato, nei territori di Como, Varese, Sondrio, si registra un pericoloso esodo di infermieri verso la Svizzera, dove si può partire anche con stipendi netti di 3.000 euro mensili
, prosegue. Si pensi infatti che solo nell'ultimo triennio hanno lasciato i nostri ospedali, per quelli elvetici, ben 350 professionisti
, conclude il presidente.
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