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Infermiera

Contestò De Luca, via al procedimento. Il primario la difende

di Redazione

Si è aperto il procedimento disciplinare nei confronti di Rossana Bianchi, l’infermiera dell'Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, che aveva contestato il governatore De Luca.

Pozzuoli, aperto il procedimento disciplinare nei confronti dell’infermiera contestatrice

infermiera contestatrice pozzuoli

L'infermiera durante la contestazione al governatore De Luca

All’infermiera è infatti arrivata la lettera dell’Asl Napoli 2 Nord che di fatto apre il procedimento disciplinare nei suoi confronti.

La donna è stata convocata all’ufficio procedimenti disciplinari dell’azienda per l’audizione in contraddittorio a sua difesa. La data è il 3 maggio prossimo.

L’infermiera contestò il governatore De Luca per le condizioni lavorative al limite del paradossale, durante l’inaugurazione di un reparto alla presenza dei giornalisti. Siamo senza infermieri, senza personale. Ci facciamo in quattro, non abbiamo materiali, non abbiamo più nulla. Siamo ridotti all’osso. Queste le dichiarazioni per le quali adesso la dipendente dell’Asl Napoli2 Nord è in attesa di sapere cosa le accadrà a livello disciplinare.

Il primario del reparto in cui lavora Rossana Bianchi, il professor Americo Mastella, ha preso le difese dell'infermiera, scrivendo al presidente dell'ufficio procedimenti disciplinari dell'azienda. L'infermiera Rossana Bianchi - scrive il primario - ha sempre svolto con lodevole precisione i compiti a lei assegnati, mostrando in ogni occasione una pregevole cortesia con l'utenza e con i colleghi, tanto da non essere mai stata oggetto di una nota di demerito. Sento, inoltre, l'esigenza di segnalare che anche un solo giorno di sospensione dell'infermiera in questione provocherebbe un grave disagio alla Uoc di Otorinolaringoiatria, data la grande professionalità ed esperienza della stessa, che, di fatto, la rendono preziosa per l'intero reparto e difficilmente sostituibile.

In suo sostegno c’era stato anche un flash mob, a cui aveva preso parte anche il presidente dell’Ordine degli infermieri di Napoli, Ciro Carbone.

L’infermiera rischia dal rimprovero verbale a quello scritto, oppure una multa o anche la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione fino a un massimo di 10 giorni, ma soprattutto rischia il licenziamento con o senza preavviso.

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