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Cibo scaduto in Asl TO4, Azienda avvia indagine interna

di Redazione

A seguito della segnalazione di pasti scaduti serviti ai pazienti degli ospedali dell'Asl TO4 e con probabilità anche ai dipendenti, considerato il persistere delle gravi criticità già evidenziate anche nell'ultima riunione della commissione mensa, le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro urgente. Così Cgil, Cisl, Uil e Nursind esprimono il proprio disappunto ai vertici aziendali dell'ospedale di Chivasso denunciando il caso e chiedendo un incontro con i responsabili della ditta che gestisce la mensa ospedaliera, dopo che alcuni pazienti hanno manifestato leggeri malesseri in seguito alla consumazione di porzioni di cibo servite nonostante fosse superata la data di scadenza riportata sulle confezioni.

La denuncia sulla scarsa qualità dei cibi serviti è partita dai sindacati

mensa ospedale

L'Asl TO4 avvia un'indagine interna a seguato di una segnalazione di pasti scaduti serviti ai pazienti.

La vicenda, sulla quale l'azienda ha avviato un'indagine interna, è stata resa nota nei giorni scorsi dalla stessa Asl tramite una circolare. A finire sotto accusa ancora una volta è la cooperativa che detiene l'appalto del servizio di ristorazione per l'intera TO4. Dai primi accertamenti emerge che le date di scadenza sarebbero state, in alcuni casi, modificate manualmente.

Non è la prima volta che i dipendenti dell'Asl segnalano ai sindacati disservizi nella ristorazione, lamentando la scarsa qualità dei cibi serviti, relativa alla conservazione, al deterioramento e alla cottura.

Riportano episodi frequenti di budini con muffa, banane completamente nere, pesce stopposo, carne durissima, pasta cruda o troppo cotta, riso in bianco incollato, patate crude, spezzatino bruciato. La situazione sarebbe diventata intollerabile oltre che per i pazienti anche per i dipendenti affetti da intolleranze alimentari, favismo e celiachia, che non vedrebbero soddisfatte le proprie esigenze legate al regime dietetico.

Per far luce sulla questione il Nursind, sin dalle prime preoccupanti segnalazioni, aveva condotto un sondaggio sulla qualità dei pasti serviti non solo all'ospedale di Chivasso, ma anche nelle strutture sanitarie di Ivrea, Cuorgnè e Ciriè dalle quali erano pervenute anche nei mesi scorsi numerose segnalazioni di lamentele.

Da un questionario proposto a 500 dipendenti che usufruiscono abitualmente della mensa o del pasto in reparto, è emerso che il servizio di ristorazione proposto dalla cooperativa è bocciato al 90% sia per la qualità che per la quantità del cibo. Il 74% ritiene che la qualità sia scarsa e il 22% mediocre. Soltanto il 3% la giudica buona. Le porzioni sono state valutate scarse dal 60% degli intervistati. Il 50% del personale ha dichiarato di portarsi il cibo da casa ed il 90% preferirebbe usufruire, in alternativa al servizio mensa, del buono pasto.

La qualità del servizio mensa è notevolmente peggiorata nell'ultimo periodo, denuncia Giuseppe Summa, rappresentante sindacale del Nursind, sottolineando che circa il 77% dei dipendenti intervistati ritiene che tale peggioramento sia avvenuto dopo la pandemia. Come Nursind abbiamo iniziato ad inviare i primi segnali di allarme all'azienda già nel 2022 ma la situazione è diventata inaccettabile sia per i dipendenti che per gli utenti ricoverati, conclude sollecitando una rapida soluzione del problema.

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