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Carenza infermieri al De Lellis, nuove assunzioni a rischio

di Redazione

L'Asl di Rieti non riesce a trovare infermieri. All'ospedale “De Lellis” ne mancano sessanta, nonostante la Regione Lazio abbia autorizzato le assunzioni che ora rischiano di saltare a causa della difficoltà di reclutamento. L'azienda sanitaria reatina si trova nella critica situazione di non riuscire ad assumere infermieri, pur cercandoli ed avendo ottenuto il via libera regionale, anche perché i pochi infermieri disponibili sul mercato preferiscono la sanità privata a quella pubblica.

Asl Rieti cerca infermieri ma non li trova: molti preferiscono il privato

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Ospedale De Lellis, Asl Rieti

L'allarme, lanciato da Nursing Up, sottolinea ancora una volta come la crisi di personale che si registra anche a Rieti sia aggravata, come in tutto il Paese, dalle scarse iscrizioni ai corsi di laurea e da un alto numero di dimissioni volontarie tra gli infermieri, a riprova dei risultati di una recente indagine condotta dal sindacato sul deficit di organico nel sistema sanitario italiano sulla base dei dati messi a disposizione dal Ministero della Salute e dalla Ragioneria di Stato.

La decisione di dimettersi è legata ad una serie di fattori che rendono la professione infermieristica sempre meno attrattiva in un contesto di turni massacranti, escalation di minacce e aggressioni, retribuzioni non al passo con il costo della vita e aumento esponenziale di malattie professionali acquisite sul campo, spiega il presidente di Nursing Up, Antonio De Palma.

Per quanto riguarda la carenza di medici nei diversi reparti e servizi ospedalieri del “De Lellis” la situazione risulta invece migliorata rispetto al settembre del 2023 quando, secondo la segnalazione della Uil-Fpl che aveva denunciato la grave criticità dopo una dettagliata analisi del quadro della sanità locale, ne mancavano all'appello cinquanta di diverse specializzazioni.

L'anno scorso il gap era stato colmato dall'Asl con il ricorso a 40 medici gettonisti, pagati per turni di lavoro, ma quest'anno il numero di medici mancanti è stato dimezzato grazie all'apertura di alcuni concorsi che hanno permesso di assumere, soprattutto cardiologi ed ortopedici, le figure maggiormente scoperte.

Sebbene la presenza di gettonisti permanga soprattutto in emodinamica e in Pronto soccorso, dove la carenza di specialisti di Medicina di Emergenza è diventata ormai cronica, il buon esito dei recenti concorsi sembra invertire la tendenza diffusa tra i medici neo assunti dell'Asl di Rieti di trasferirsi alla prima occasione. Si auspica altresì che la prossima partenza della facoltà di Medicina al polo universitario reatino possa migliorare ulteriormente il trend e rendere più appetibile lavorare al “De Lellis”.

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