Mancano infermieri, operatori sanitari, ostetriche e tecnici. All’ospedale Di Venere di Bari la situazione è al collasso e infermieri e medici si incatenano davanti al presidio.
Ospedale Di Venere, il sindacato: Situazione insostenibile
Nella quasi totalità delle unità operative si registra una carenza di organico che sfocia in disfunzioni organizzative che si ripercuotono sulla qualità dei servizi e dell’assistenza erogata
dice il segretario regionale Usppi Puglia Nicola Brescia.
La situazione descritta è quella dell’ospedale Di Venere di Bari. Talmente grave che trecento medici e infermieri si sono incatenati in segno di protesta. Il sindacato chiede l’interessamento del prefetto di Bari e che intervenga la magistratura a sanare una condizione giudicata insostenibile
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Giornalmente vengono rinviati diversi interventi – dice ancora Brescia – perché le sale operatorie, per carenza di personale, lavorano a metà della propria potenzialità. Gli infermieri in molti reparti sono costretti a effettuare turni di dodici ore continuative e a rinunciare al riposo settimanale, a effettuare mansioni inferiori adibendosi al trasporto dei degenti nelle varie diagnostiche per l’insufficienza numerica di personale ausiliario e oss. Cosa questa che genera notevoli carenze assistenziali in quanto il personale presente in turno è quello strettamente necessario a garantire le emergenze. Quindi se una unità infermieristica è costretta a lasciare il reparto, chi resta non è in grado di garantire un servizio adeguato in caso di emergenza
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