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AOUI Verona, Uil Fpl: “premio per la performance inadeguato”

di Redazione

Il saldo di produttività, ossia il premio per la performance lavorativa, destinato al personale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona (AOUI) è inadeguato ed è un insulto per l'impegno quotidiano di tutti i dipendenti che vi lavorano con dedizione. Così in una nota il segretario generale Uil Fpl Verona, Stefano Gottardi, denunciando che tale premio, volto a migliorare l'efficienza dei lavoratori in base ad un sistema di valutazione, è stato aumentato soltanto di 20 euro, passando dai 200 ai 220 euro per i professionisti della salute.

Gottardi, Uil Fpl Verona: un affronto per chi lavora con dedizione

Stefano Gottardi, segretario generale Uil Fpl Verona

È un affronto che la Giunta della Regione Veneto dovrebbe rimediare con i 150 milioni di euro disponibili per i prossimi tre anni, utilizzabili per riequilibrare i fondi destinati al salario accessorio delle aziende del Sistema Sanitario Regionale, fa sapere il sindacalista sollevando qualche critica su questo sistema di valutazione che demotiva piuttosto che incoraggiare la performance, nonché interrogandosi su cosa sarebbe successo con l'implementazione della riforma Brunetta che richiedeva forti differenziazioni stipendiali tra i lavoratori.

Il successo dell'AOUI di Verona è attribuibile al personale, a partire da medici di valore, supportati da uno staff competente e da una solida struttura tecnica ed amministrativa, all'interno di un'azienda che conta cinquemila dipendenti e si distingue in molte specialità di eccellenza, precisa Gottardi, sottolineando come l'azienda ospedaliera universitaria veronese sia riconosciuta a tutti i livelli come un punto di riferimento, sia nazionale che internazionale, anche secondo la classifica “World's Best Specialized Hospitals 2025” di Newsweek.

Gottardi denuncia che sebbene Verona si distingua per avere un sistema sanitario pubblico ben funzionante e in competizione con un settore privato molto forte, attrattivo e performante, la Regione Veneto non avrebbe tuttavia ancora fornito adeguate risposte alle richieste di maggior riconoscimento dell'azienda sanitaria scaligera da parte della Uil Fpl.

È necessario considerare la condizione del personale dell'AOUI che attualmente riceve il peggior trattamento economico accessorio pro capite della Regione Veneto, a fronte di un servizio di eccellenza rivolto non solo ai cittadini di Verona ma a tutti i veneti e agli italiani, sollecita ricordando come la Giunta regionale abbia la facoltà di differenziare l'incremento dei fondi tra le Aziende e gli Enti del SSR, rispondendo così ad un reale bisogno di riequilibrio dei fondi contrattuali.

Del resto, continua Gottardi nel comunicato stampa, si tratta di una Regione che, a differenza di quelle confinanti, da anni non riconosce le Risorse Aggiuntive Regionali e ciò si riflette sulle retribuzioni, precisa spiegando le ragioni per cui gli infermieri del SSR del Veneto, che nel 2019 prima della pandemia di Covid si trovavano al 15° posto, secondo il costo annuale 2021, oggi si collocano invece al 9° posto (dopo Molise, Trentino Alto Adige, Campania, Valle d'Aosta, Lazio, Toscana, Lombardia e Piemonte).

La Regione Veneto ha mostrato totale disinteresse anche verso il sacrificio di chi ha partecipato al nuovo sistema informatico ospedaliero (SIO) che, dopo più di un anno, continua a non funzionare, continua sottolineando come il malfunzionamento stia causando notevoli disagi al personale coinvolto a tal punto che, in alcuni casi, si sarebbe tornati alla documentazione cartacea.

Ora c'è l'opportunità di attuare le previsioni del Patto per la Salute 2019-2021, demandando alla Giunta regionale del Veneto l'assegnazione di fondi per il personale del comparto fino al 2% del monte salari regionale, conclude.

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