Espulsi dall’Ordine provinciale degli infermieri perché da anni non pagavano la quota d’iscrizione. Succede a Sassari, dove in 56 si sono visti recapitare un avviso di garanzia e rischiano una condanna da sei mesi a tre anni di carcere e una multa da 10mila a 50 mila euro.
Esercizio abusivo della professione, 56 infermieri nei guai a Sassari
Il Pubblico Ministero della Procura di Sassari, Giovanni Porcheddu, ha inserito 56 infermieri nel registro degli indagati dopo le indagini condotte dai carabinieri del NAS, con l'accusa di esercizio abusivo della professione.
I professionisti operanti in strutture pubbliche e private del nord-Sardegna, che da anni non pagavano la quota di iscrizione all'albo e che di conseguenza sono stati espulsi, si son visti recapitare un avviso di garanzia a seguito delle segnalazioni dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche (Opi) delle province di Sassari e Olbia-Tempio.
La stragrande maggioranza degli infermieri coinvolti ha provveduto subito a regolarizzare la propria posizione amministrativa nei confronti dell'Ordine, ma dovrà comunque rispondere agli organi competenti del periodo in cui hanno esercitato la propria attività lavorativa nonostante la cancellazione dall'albo professionale.
Secondo l'articolo 12 della riforma Lorenzin del 2017, i 56 sanitari rischiano una pena che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa dai 10 ai 50 mila euro oltre all'interdizione da uno a tre anni dalla professione o dall'attività regolarmente esercitata.
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