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Assunzione Infermieri, Medici e Professionisti sanitari: 130 posti di lavoro all'ombra di San Pio da Pietrelcina

di Antonio Del Vecchio

RignanoGarganicoDeltaplano

Presto la convenzione per l’inizio dei lavori del “Villaggio Vita Sana” a Rignano Garganico in provincia di Foggia. A realizzare l'opera la MGFin di Busto Arsizio.

RIGNANO GARGANICO. La realizzazione del “Villaggio Vita Sana” ha ormai i giorni e forse le ore contate a Rignano Garganico, in provincia di Foggia. E’ quanto emerso dagli ambienti politici interessati. Se ne saprà di più, e con matematica certezza, non appena sarà approntato il Programma di presentazione ufficiale dell’iniziativa, che prevederà tra le altre cose la presentazione al pubblico dell'intero progetto.

Ancora non è nota la data prevista per esibire l'offerta progettuale alla popolazione del più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano, ubicato a circa 10 Km dalla Chiesa e dalla Tomba di San Pio da Pietrelcina e dall'Ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza".

Nel frattempo i massimi attori e protagonisti dell’importante evento, come ricorda il sindaco Vito Di Carlo, stanno rodando i motori per farsi trovare pronti anche di fronte a chi è scettico e non crede nell'opera che darà lavoro a circa un centinaio di Infermieri, Medici e operatori della sanità.

VillaggioVitaSana

Il prospetto del "Villaggio Vita Sana" che sarà costruito a Rignano Garganico e darà lavoro a 130 unità in campo sanitario e socio-sanitario.

All’incontro dovrebbero partecipare, oltre agli amministratori e ai consiglieri di maggioranza e di opposizione, i rappresentanti delle forze politiche e del mondo associazionistico, imprenditoriale e culturale del posto, del territorio e dell'ambito provinciale e regionale. Ovviamente ci saranno gli amministratori della società promotrice del progetto, la MGFin di Busto Arsizio (Varese).

C’è chi fa il nome di Antonio De Feo, inossidabile imprenditore di prima grandezza nel campo della sanità privata e convenzionata di livello nazionale ed amministratore della stessa.

Di certo vedremo seduti al tavolo della presidenza, pronti a dire la loro, i big della politica e delle istituzioni provinciali e regionali.

Si fanno i nomi degli assessori regionali dauni, Leo Di Gioia (Agricoltura), Raffaele Piemontese (Bilancio), Salvatore Negro (Welfare - Politiche di Benessere sociale, Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria, Pari opportunità).

Dulcis in fundo, ci sarà anche il consigliere regionale e delegato alla Sanità Dino Marino, sostenitore-esportatore del progetto in parola, la cui realizzazione era prevista, fino allo scorso anno, addirittura nella “sua” San Severo ed ostacolata senza motivi apparenti.

Altresì, dovrebbe essere coinvolto nel discorso esecutivo persino la Fondazione “P. Mennea”.

Come si ricorderà il progetto preliminare era stato approvato dal Consiglio Comunale della cittadina garganica nella seduta del 18 settembre scorso, con il solo voto di astensione della consigliera Viviana Saponiere.

Ecco alcuni chiarimenti di merito.

Si tratta, secondo i bene informati, di un complesso residenziale pluri - modulare, unico di questo genere,non solo in Puglia, ma nell’intero Mezzogiorno d’Italia. Lo stesso prevede sei nuclei salutari completamente autonomi ma sostanzialmente comunicanti, ad eccezione, dei servizi comuni della piscina, del verde pubblico e della struttura direzionale.

Rilevante appare la sua ricaduta occupazionale.

La prima struttura, destinata ai disabile, prevede l’assunzione di 30 posti; altrettanto quella per i “Disturbi del Comportamento alimentare; 10 sono previsti, invece, per il comparto di “Neuropsichiatria infantile", 15 quelli per la “Ludopatia/Disturbi d’Ansia", 18 per gli “Appartamenti medicalizzati per anziani autosufficienti”.

Infine, per il Centro Famiglia o Casa per la Vita con problemi d’inserimento sociale, le unità lavorative saranno 45. In tutto 130 posti di lavoro.

Un'attenzione particolare sarà riservata all’occupazione giovanile locale che sarà formata man mano a seconda del bisogno. Tanto vale anche per l’aggiornamento.

Solo per le figure altamente specializzate si farà ricorso all’esterno.

Il “Villaggio” dovrà sorgere alla contrada “Strettola-Lucito” a circa due chilometri dal centro abitato, impegnando superficie totale di circa 7 ettari per una estensione complessiva di fabbricati pari 8 mila metri quadrati a più piani. L’estetica sarà adeguata all’orografia dei luoghi con la realizzazione, ove occorre, di muri a secco di contenimento e di recinzione. Ciò è stato reso possibile, dopo la stipula di compravendita del terreno avvenuta e tra Ciavarella Pasquale, detentore, e la ditta MGFin di Busto Arsizio, gestrice del progetto in parola.

Secondo il vice-sindaco Michele Ciavarella si sarebbe giunti in dirittura d’arrivo, grazie al superamento di innumerevoli passaggi deliberativi, a cominciare dall’approvazione del PUG e dalle susseguenti deliberazioni nn. 43 e 44 assunte nel dicembre dello scorso anno, per finire alla convenzione prossima ad essere definita e stipulata, forse entro la data del predetto convegno.

A suo dire “I volumi puliti degli edifici” dovrebbero consentire agli ospiti del Villaggio e a quanti parteciperanno alla sua vita quotidiana di sentirsi a proprio agio in spazi si ampi, ma confortevoli e a misura d’uomo.

La scelta di Rignano Garganico, come sede del villaggio sarebbe stata dettata, infine, da motivazioni di tipo ambientale e strategico, essendo il paese dell’aria pulita per antonomasia e confinando la provincia con regioni (Campania, Basilicata, Abruzzo e Molise) del tutto sprovviste di strutture analoghe.

DinoMarino

Il consigliere regionale della Puglia Dino Marino tra i patron dell'iniziativa di Rignano Garganico.

In sintonia si sarebbe espresso anche Dino Marino, compiacendosi con gli amministratori rignanesi che, diversamente da quelli di San Severo, avrebbero dimostrato di avere la vista lunga, puntando su un progetto di largo respiro e utilità, che si avvale per di più di un investimento di circa 10 milioni di euro, con la ricaduta occupazionale di oltre 130 addetti.

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