L'affidabilità della salute globale, risorsa essenziale ed indispensabile per garantire la salute di tutti, deve essere ricostruita anche se, una volta persa come è capitato durante la recente pandemia, è difficile recuperarla. Cosa è in gioco se la nostra sanità pubblica e la leadership scientifica non rispondono a questa preoccupante svolta degli eventi in cui si assiste ad una continua erosione della fiducia nelle istituzioni pubbliche e nella ricerca scientifica? si interroga l'autore di un articolo sul tema pubblicato su The Lancet ponendo l'accento sul pericolo che questo profondo divario di fiducia, che è stato identificato non solo tra i Paesi ma anche all'interno delle singole comunità, possa consentire ai patogeni emergenti di passare, eludendo la sorveglianza epidemiologica e le misure di contenimento, e di diventare una concreta minaccia.
Rafforzare cooperazione internazionale per prevenire future minacce sanitarie
L'affidabilità della salute globale deve essere ricostruita anche se, una volta persa come è capitato durante la recente pandemia, è difficile recuperarla.
Tale rischio è riportato da un recente rapporto dell'”Independent panel for pandemic preparedness and response ” secondo il quale ci sono due minacce pandemiche in corso con sviluppi allarmanti: la trasmissione dell'influenza altamente patogena A(H5N1) nei mammiferi e l'emergere della variante clade 1b più virulenta del virus Mpox in Congo per il quale l'Oms ha dichiarato un'emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale.
Tali minacce diventano preoccupanti in un contesto di scarsa fiducia nelle istituzioni sanitarie e di scarsa adesione alle loro raccomandazioni nel momento in cui la cooperazione internazionale e la preparazione alle minacce sanitarie sono ostacolate dalla crescita del nazionalismo difensivo in molti Paesi e dalla diffusa disinformazione sui social media, soprattutto riguardo ai vaccini salvavita, che ha l'obiettivo di minare la fiducia collettiva della società.
Le strategie di disinformazione contribuiscono ad erodere la fiducia nella scienza in molti paesi proprio nel momento in cui è più necessaria poiché le minacce di malattie infettive in continua evoluzione emergono in tutte le aree geografiche.
Ci sono patogeni con una straordinaria storia evolutiva e geografica che non sono più endemici soltanto in determinate zone del pianeta, non sono più soltanto “problemi da Terzo Mondo” e non hanno bisogno di passaporto.
Molti ricercatori ritengono che nell'evoluzione della salute globale sia stato raggiunto quindi un momento decisivo con la crescente diffusione di malattie trasmesse da vettori, sia nelle aree ricche che in quelle economicamente svantaggiate. Per fronteggiare tali minacce sono necessari pertanto maggiori sforzi di controllo regionali e globali efficaci ed equi, sistemi sanitari e personale dotati di risorse adeguate ed alti livelli di fiducia pubblica nella scienza e nei sistemi di governo.
Le crescenti tensioni geopolitiche e i conflitti regionali, soprattutto nelle aree di confine contese del mondo, non fanno che complicare la minaccia sanitaria. Esiste un nesso clima-salute-politica-fiducia che non può essere ignorato, soprattutto se i livelli in calo di fiducia sociale nella politica, nelle istituzioni e negli esperti continueranno ad influenzare negativamente i risultati sanitari.
L'autore sottolinea che la fiducia non è soltanto una componente critica della relazione medico-paziente ma anche un elemento chiave all'interno dei legami sociali che uniscono le comunità alla società. Essa risulta socialmente condizionata e pertanto aperta alla manipolazione, anche politica.
Versioni libertarie di populismo unite all'enorme connettività digitale hanno provocato ed incoraggiato negli ultimi decenni la proliferazione di fake news , disinformazione e teorie del complotto . Queste forze minacciano collettivamente sia l'integrità dei sistemi di governo sia la fiducia nella scienza biomedica e climatica e nei programmi di salute globale.
Keating spiega che la fiducia ha una natura culturalmente e socialmente contingente a seconda dei contesti nazionali e regionali e che i livelli di fiducia sociale correlati ad un determinato argomento possono essere influenzati da conversazioni, preconcetti e disaccordi molto più ampi su questioni globali, come il cambiamento climatico, una pandemia, la democrazia o il capitalismo. Ritiene inoltre che non sia facile identificare e comprendere i fattori sociali che influenzano la fiducia nell'era di politici populisti e come tali fattori influenzino la natura della ricerca scientifica e le narrazioni che la circondano.
Ricostruire con meccanismo efficaci architetture di affidabilità nella salute globale, dopo aver riconosciuto il problema e il potere della disinformazione e della sfiducia, non si realizza purtroppo dall'oggi al domani. Secondo Keating, deve essere fatto in maniera cumulativa con l'obiettivo di coltivare un pensiero più critico ed incoraggiare le persone ad identificare le persone affidabili.
Gli studiosi sono convinti che quel che serve per migliorare l'affidabilità della ricerca medica e della salute globale sia sfruttare il potere della narrazione scientifica attraverso la collaborazione tra scienziati di diverse discipline e narratori per formare contenuti persuasivi che diffondano informazioni in maniera creativa, facilmente comprensibile ed autentica. Uno studio osservazionale ha dimostrato infatti che per formare percezioni degli scienziati come affidabili le persone devono essere regolarmente esposte a scienziati affidabili.
Un modo per promuovere e sostenere la fiducia e l'affidabilità nella salute globale e nella leadership sanitaria globale è assicurare una narrazione equa, internazionale, interdisciplinare e collaborativa. Per creare fiducia è fondamentale il modo in cui le informazioni sanitarie vengono pubblicate al pubblico da agenzie sanitarie e da professionisti.
A volte la fiducia del pubblico può risentire di informazioni scarsamente comunicate riguardanti, ad esempio, campagne di somministrazione di farmaci di massa, come è emerso nella recente vaccinazione anti Covid-19, e un monitoraggio inadeguato che non è in grado di controllare la qualità e la fedeltà degli interventi sanitari messi in atto.
Gli esperti ritengono, ad esempio, che la diminuita fiducia pubblica nel programma vaccinale infantile raccomandato, che si sta registrando in molti Paesi tra cui l'Italia, sia il risultato di un aumento della preoccupazione dei genitori sui vaccini causato in parte da studi scientifici fraudolenti e segnalazioni irresponsabili insieme alla conoscenza, agli atteggiamenti e alle convinzioni dei genitori sull'argomento. Gli autori sottolineano quindi l'importanza di sviluppare azioni basate sull'evidenza e strategie di comunicazione elaborate consultando anche le popolazioni che si impegnano a proteggere.
Importanza di una comunicazione chiara ed evidence-based
Che sia necessario implementare una comunicazione scientifica affidabile e generatrice di fiducia è il risultato di uno studio interdisciplinare condotto dal 2020 al 2023 e finanziato dall'Unione Europea. Si tratta del progetto Peritia , che ha indagato la fiducia del pubblico nelle competenze, il ruolo della scienza nel processo decisionale politico e le condizioni in cui le persone dovrebbero fidarsi e fare affidamento sull'opinione degli esperti che plasma le politiche pubbliche. Scopo dello studio era anche quello di aiutare i cittadini e i decisori politici a comprendere la fiducia nella scienza e ad identificare le competenze affidabili .
Keating sostiene che serva anche un'etica consolidata nella comunicazione di massa che è stata sconvolta dall'era digitale. Sottolineando che le questioni di fiducia dipendono da una comunicazione chiara ed esaustiva, gli esperti ritengono che le persone debbano essere informate sempre e bene, non soltanto in momenti di crisi.
Una buona comunicazione ruota inoltre attorno alla presentazione e alla valutazione dell'affidabilità delle prove. L'affidabilità si verifica quando le persone che sono riconosciute come esperte in una disciplina mostrano onestà, coscienziosità e competenza presentando le prove in modo da renderle accessibili, intelligibili, utili e facilmente valutabili.
Una comunicazione basata sulle prove di alta qualità deve pertanto essere necessariamente incorporata nel modo in cui la comunità scientifica interagisce con gli atteggiamenti e le opinioni del pubblico. Considerando che la ricerca sulla salute globale è espressa in termini di probabilità, la comunità scientifica non dovrebbe quindi mai essere sprezzante o condiscendente se vuole costruire o mantenere la fiducia del pubblico ma dovrebbe piuttosto incoraggiare l'articolazione, la considerazione e la verifica delle affermazioni che potrebbero essere false o meno.
La buona scienza deve quindi essere comunicata in una forma memorabile ed accessibile e, considerando che l'affidabilità è scalabile, deve essere estesa alla comunità partendo dalle relazioni individuali.
Costruire e ricostruire la fiducia dal locale al globale, in modo che sia radicata e costante, non episodica è quindi fondamentale. Tenendo ben presente i meccanismi che legano la comunità alla comunicazione e la scienza alla società, l'autore sostiene che gli esperti debbano articolare e raccontare le storie di salute globale in modo da conquistare la fiducia del pubblico catturandolo nella sua immaginazione.
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