La salute è un diritto umano fondamentale, sancito dalla Costituzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che deve essere riconosciuto ad ogni individuo indipendentemente dalla razza, dall'origine nazionale o sociale, dalla religione e da ogni altra differenza di opinione e colore che compone la variegata umanità. È un pilastro che comprende intrinsecamente i più ampi diritti di cui ogni essere umano deve, per sua natura, potere indiscutibilmente godere. Il diritto della salute comprende certamente quello della libertà. Essere liberi di avere il controllo del proprio corpo, senza interferenze, abusi e discriminazioni, è la prima condizione per far rispettare la salute di ciascuno.
Giornata Mondiale della Salute 2024
Il 7 aprile si celebra l'anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dell'Agenzia delle Nazioni Unite specializzata per le questioni sanitarie.
In occasione dell'anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dell'Agenzia delle Nazioni Unite specializzata per le questioni sanitarie, la salute viene celebrata ogni anno il 7 aprile.
“My health, my right ”, tema della Giornata Mondiale della Salute 2024 , assume un valore ancora più significativo nel mondo attuale in tumulto, coinvolto in molteplici crisi e gravi emergenze.
Difendere il diritto di tutti, ovunque, significa oggi più che mai richiamare i decisori politici a rispettare gli impegni internazionali presi, giuridicamente vincolanti e ad intraprendere azioni a livello globale, nazionale e locale per assicurare realmente che ogni essere umano possa avere il più alto livello raggiungibile di salute fisica e mentale.
I Paesi hanno pertanto l'obbligo legale di sviluppare ed attuare leggi e politiche che garantiscono l'accesso universale ai servizi sanitari. Sono inoltre obbligati ad affrontare le cause profonde delle disparità sanitarie, come la povertà, lo stigma e la discriminazione. Poiché il diritto alla salute è indivisibile dagli altri diritti umani, ciò vuol dire garantire ad ogni persona non soltanto l'accesso ai servizi sanitari ma anche all'istruzione e all'informazione di qualità, all'acqua potabile sicura, all'aria pulita, alla buona alimentazione, ad alloggi di qualità, a condizioni lavorative ad ambientali dignitose, alla libertà dalla violenza e dalla discriminazione.
L'Oms ritiene che per garantire equamente a tutte le persone del mondo tale diritto sia necessario promuovere maggiormente quella copertura sanitaria universale proposta da tempo. Dopo 75 anni emerge, tuttavia, che la salute di milioni di persone è sempre più minacciata da malattie e conflitti, inquinamento dell'aria, crisi climatica e disastri ambientali.
Le disuguaglianze persistono, sebbene il diritto alla salute sia sancito da numerosi strumenti giuridici internazionali. Dal rapporto 2021 dell'Oms emerge che il diritto alla salute non viene garantito ad almeno 4,5 miliardi di persone che nel mondo non sono completamente coperte dai servizi sanitari essenziali. Sebbene tale diritto sia riconosciuto nelle carte costituzionali di ben 141 Paesi, i governi non stanno approvando o mettendo in pratica leggi per garantire alle loro popolazioni il diritto di accedere ai servizi sanitari per tutelare la propria salute.
Per prendere decisioni sulla propria salute e proteggerla, occorre che le persone siano responsabilizzate e conoscano i propri diritti in materia di salute. Devono acquisire maggiore consapevolezza e sapere, attraverso campagne di sensibilizzazione e comunicazione, di avere diritto ad accedere ai servizi sanitari di cui hanno bisogno quando e dove necessitano, senza dover affrontare difficoltà finanziarie.
Devono poter capire che si tratta di una questione di giustizia sociale e pretendere di averla. Per promuovere la salute come una priorità e partecipare al processo decisionale, devono essere consapevoli di avere diritto a cure sicure e di qualità, senza alcuna discriminazione. Alla privacy e alla riservatezza delle proprie informazioni sanitarie. Ad avere le adeguate informazioni sul trattamento sanitario proposto e al consenso informato. All'autonomia e all'integrità corporea.
Per realizzare davvero il diritto alla salute dei propri cittadini, l'Oms ribadisce che i governi dovrebbero legiferare in materia coinvolgendo tutti i ministeri ed investire sulla salute poiché i profitti di una nazione dipendono da una popolazione sana. Dovrebbero riorientare i sistemi sanitari attorno all'assistenza di base perché è partendo dalle basi che è possibile costruire in maniera strategica una struttura sanitaria solida e rendere i servizi dedicati alla salute disponibili, accessibili, qualitativamente accettabili.
Dovrebbero altresì promuovere la trasparenza e la responsabilità, contrastando così la corruzione, rafforzando la governance e lavorando in modo intersettoriale. Dovrebbero favorire la partecipazione sociale nel processo decisionale in campo sanitario. Dovrebbero approfondire la conoscenza dei bisogni sanitari della propria popolazione, raccogliendo ed analizzando i dati, per poter fornire servizi adeguati e per correggere le disuguaglianze sociali.
Dovrebbero salvaguardare il diritto alla salute anche in guerra e nei conflitti, proteggendo le infrastrutture e gli operatori sanitari e garantendo l'accesso ininterrotto ai servizi, nel rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario.
Disponibilità, accessibilità, accettabilità e qualità sono le quattro componenti fondamentali del diritto alla salute. Significa che ci deve essere una quantità sufficiente di strutture sanitarie, di beni e di servizi funzionanti ed accessibili per tutti con un adeguato numero di operatori sanitari.
L'accessibilità, particolarmente importante per le persone con disabilità, ha quattro dimensioni: non discriminazione, accessibilità fisica, economica e all'informazione. L'accettabilità, culturalmente appropriata e conforme agli standard internazionali, si riferisce al rispetto dell'etica medica e alla sensibilità di genere che tenga conto della centralità della persona e delle esigenze specifiche dei bisogni espressi. Qualità significa infine sicurezza, efficacia, tempestività, equità. Efficienza, integrazione, inclusione.
Un approccio alla salute basato sui diritti umani impegna pertanto i Paesi a sviluppare sistemi sanitari conformi a tali diritti, efficaci, trasformativi di genere, integrati e responsabili. Li stimola ad attuare misure di sanità pubblica che migliorino tutti i determinanti sociali che influiscono sulla salute.
Secondo l'Oms, soltanto rispettando tali diritti sarà possibile migliorare l'uguaglianza e sviluppare la resilienza agli shock. Per raggiungere l'equità occorre innanzitutto dare priorità ai bisogni di salute di chi è rimasto indietro. Le disparità sanitarie potrebbero essere sanabili se si eliminassero i comportamenti ingiusti e se si utilizzasse il massimo delle risorse disponibili per sviluppare leggi e politiche sanitarie basate sul diritto alla salute.
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