L'autocura non sostituisce il sistema sanitario, ma ne rappresenta un complemento aggiuntivo di grande valore. Essa può essere considerata come una strategia innovativa che va oltre la risposta convenzionale fornita dal settore sanitario. Così l'Organizzazione Mondiale della Sanità nel riconoscere la capacità degli individui di promuovere la propria salute, prevenire le malattie, mantenersi in salute ed affrontare la malattia, con o senza il supporto assistenziale di un operatore sanitario.
Dal 24 giugno al 24 luglio l’Oms promuove il mese dell’autocura
Le persone possono pertanto diventare degli agenti attivi nella gestione della propria assistenza sanitaria e di quella dei propri familiari non autosufficienti o malati attuando degli interventi di self-care. È stato dimostrato che un'adeguata cura di sé può ridurre significativamente la mortalità e la morbilità derivanti da condizioni patologiche.
Secondo l'Oms, l'auto-cura è in grado di migliorare la copertura sanitaria universale garantendo l'accesso ad un'assistenza sanitaria di qualità in un mondo dove ogni anno 100milioni di persone sprofondano nella povertà a causa delle spese dirette per la sanità e milioni di altre non hanno accesso ad informazioni e servizi sanitari di qualità ed affrontano discriminazione e stigmatizzazione.
Inoltre, in periodi di gravi interruzioni del normale funzionamento dei sistemi sanitari nazionali, causate da emergenze sanitarie, gli interventi di automedicazione possono rappresentare un'alternativa importante ai consueti servizi erogati presso le strutture sanitarie e dagli operatori sanitari.
L'Oms ritiene, infatti, che gli interventi di self-care possano assumere un ruolo unico e critico in determinate condizioni, come è stato evidenziato durante la pandemia di Covid-19.
Le azioni di self-care personali a livello nazionale - come indossare mascherine, attuare il distanziamento fisico, eseguire test diagnostici tempestivi ed accurati - riescono ad attenuare la malattia, a mutare il quadro epidemiologico e salvare vite umane. L'Oms sottolinea che le azioni di self-care per promuovere la resilienza emotiva individuale sono importanti anche per favorire il benessere degli operatori sanitari ed assistenziali.
Le azioni di auto-cura sono pratiche, abitudini e scelte di stile di vita orientate verso il benessere - come praticare una regolare attività fisica e non assumere alcol, sostanze o tabacco - ma includono anche farmaci, dispositivi, diagnosi ed interventi digitali di alta qualità basati su prove che possono essere forniti completamente o parzialmente al di fuori dei servizi sanitari con o senza la supervisione diretta degli operatori sanitari e assistenziali.
Prima di raccomandare specifici interventi di auto-cura è necessario, tuttavia, verificare che i benefici per la salute siano supportati da evidenze e che non causino danni a livello individuale e/o di popolazione.
È doveroso controllare che i prodotti di auto-cura siano regolamentati e che rispettino gli standard, che le informazioni siano corrette, chiare ed esaustive e che sia garantito l'accesso agli operatori e/o alle strutture sanitarie per orientare le persone nel percorso di auto-cura e gestire eventuali complicanze ed effetti collaterali.
È altresì opportuno accertarsi che i prodotti siano disponibili per coloro che hanno bisogno e che non comportino ulteriori oneri finanziari per i singoli individui. Considerando che gli interventi di self-care sono per lo più accessibili ed utilizzati al di fuori dei servizi sanitari formali – in famiglia, a scuola, nella comunità - l'operatore sanitario deve accertare che gli interventi di self-care siano resi disponibili in modo sicuro ed appropriato e si svolgano in un ambiente favorevole.
Per promuover il self care occorre promuovere nella popolazione generale l'alfabetizzazione sanitaria, inclusa quella digitale, e responsabilizzare le persone tenendo conto tuttavia che persistono disparità di contesto e di abilità.
Alcuni individui potrebbero avere una buona conoscenza di determinati interventi di auto-cura e sentirsi a proprio agio nell'utilizzarli in modo indipendente sin dall'inizio mentre altri potrebbero avere bisogno di maggior supporto e guida prima di poterli accettare ed usarli in maniera autonoma.
Per rendere sicure ed efficaci queste azioni di auto-cura, le persone che necessitano di essere avviate al prendersi cura di sé da parte di un professionista della salute devono essere supportate e collegate al sistema sanitario fintanto che ne esprimono il bisogno.
L'Oms suggerisce che gli interventi di auto-cura - fondati sull'approccio centrato sia sulle persone che sui sistemi sanitari e basati concettualmente sui principi dei diritti umani, dell'etica e dell'uguaglianza di genere - potrebbero altresì essere incorporati nella formazione degli operatori sanitari così che nel favorirne l'adozione essi riescano a tenere conto delle circostanze e delle esigenze individuali nonché dell'ambiente di vita.
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