Impatto della pandemia da Sars-CoV2 sulla salute mentale dei sanitari
I professionisti sanitari e i disordini mentali durante la pandemia da SARS-COV2: revisione della letteratura
Coinvolte in prima linea nella gestione dell’emergenza pandemica, ci si è trovate a vivere sensazioni contrastanti tra il desiderio di curare e assistere più persone possibili e la paura, l’ansia, lo stress, la stanchezza ed altre emozioni negative che a tratti prendevano il sopravvento portando sconforto.
Da qui, l’idea di intraprendere una ricerca bibliografica per analizzare le potenziali risposte allo stress psicologico nei professionisti sanitari ed eventuali strategie preventive di promozione della resilienza a livello organizzativo e personale.
È stata effettuata una revisione della letteratura, consultando la banca dati biomedica Pubmed ed avvalendosi dei seguenti filtri: studi di review, free full test, condotti su esseri umani e negli ultimi 5 anni. Dagli studi revisionati si evince come il livello di stress nel personale sanitario sia maggiore nei paesi che hanno gestito per primi l’emergenza pandemica . In particolar modo, è stata segnalata un’esposizione significativa a stress, depressione, ansia, insonnia, paura, panico, rabbia, ipereccitazione, dolore, reazioni post traumatiche, burnout professionale ed impatto evento.
Tali disturbi risultano essere principalmente legati alla trasmissione dell’infezione, all’imprevedibilità dei casi giornalieri, alla gestione di pazienti e familiari in situazioni critiche, all’alto tasso di mortalità, all’inadeguatezza nell'essere ridistribuiti per svolgere attività al di fuori delle capacità percepite, alla di perdita di controllo, all’interruzione del senso dell'identità professionale, alla solitudine e isolamento sociale e alla presenza di pregressi disturbi psichiatrici.
L’analisi mostra come, tra i professionisti, il genere femminile sia maggiormente esposto a tali manifestazioni e come il personale infermieristico riveli livelli più elevati di stress, depressione ed ansia rispetto ad altri operatori . Oltre alle variabili socio-demografiche e ai vari fattori di rischio, sono emersi anche fattori di resilienza correlati alla sintomatologia da stress e viene sottolineata più volte la necessità di implementare strategie di prevenzione, di coping e di resilienza.
Le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, delle Nazioni Unite e della Croce Rossa Internazionale per la riduzione dello stress e del disagio psicologico negli operatori sanitari consigliano di soddisfare i bisogni di base, fare pause sufficienti, seguire una dieta sana, continuare ad essere fisicamente attivi, mettere in atto strategie di coping, confrontarsi con colleghi, favorire i contatti sociali, mantenere routine esistenti o crearne di nuove, sentirsi parte di un team. Inoltre, esse includono la valutazione e la promozione di tali strategie, ponendo un’attenzione speciale agli operatori sanitari in prima linea, alla fornitura di adeguati dispositivi di protezione individuale , all’opportunità di pause ricreative e flessibilità dell’orario di lavoro, ad una comunicazione chiara ed efficace, a percorsi formativi ad hoc e all'organizzazione di servizi di supporto psicologico, organizzativo e online.
Le strategie identificate migliorerebbero non solo il benessere dei pazienti e del personale sanitario, ma anche l’auto efficacia e la competenza dei professionisti nel fornire servizi sanitari di qualità. La prevenzione e la riduzione dello stress psicologico sugli operatori sanitari è di fondamentale importanza individuale, ma svolge anche un ruolo importante nel mantenimento della funzionalità del sistema sanitario.
La salute mentale dei professionisti sanitari deve essere una delle priorità per i dirigenti sanitari, garantendo strategie e politiche organizzative che assicurino il benessere psicologico a coloro che sono in prima linea nella lotta contro la pandemia.
Lavoro a cura di:
Francesca Ciarpella - C.P.S. Infermiera, “U.O. Punti Vaccinali Covid per la popolazione”, A.S.U.R. Marche, Area Vasta n.4, Fermo (FM)
Arianna Mancini , C.P.S. Infermiera, “U.O.C Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza, Pronto Soccorso”, A.S.U.R. Marche, Area Vasta n.4, Fermo (FM)
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?