A breve aprirà il nuovo ateneo costato 55 milioni che accoglierà, a cominciare dall’anno accademico 2022-2023, i corsi di laurea in professioni sanitarie e strutture sanitarie. Soddisfatto il rettore Matteo Lorito: Abbiamo impresso un’accelerazione ai lavori dopo una revisione del progetto realizzata due anni fa e affidata a una commissione interdisciplinare di docenti della Federico II
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Napoli, a Scampia apre il polo universitario per gli studenti infermieri
La Scampia di Gomorra? No, la Scampia dell’Università Federico II. Lo definisce un segnale importante, non solo per Napoli ma per l’intera Italia. Dimostreremo che si può mutare la reputazione di un quartiere e imprimere così una svolta positiva al territorio
, il rettore Matteo Lorito, che sta lavorando ai dettagli della definizione del progetto più rilevante di questa sua prima fase di mandato alla guida dell’ateneo (tra i più antichi del Paese e del mondo): l’apertura della sede del corso di laurea in professioni sanitarie nell’area della ex Vela H.
Il countdown, dunque, è cominciato, con la Federico II che è in attesa dell’immobile e delle autorizzazioni necessarie (poi nell’arco di un mese contiamo di avviare le lezioni
).
Con ogni probabilità, dunque, si partirà a settembre. E la principale accademia napoletana guarda al presente, ma proiettandosi al domani: Sappiamo da anni che l’università muta i territori e noi siamo ormai da tempo a San Giovanni a Teduccio, dove acquisteremo altri spazi con il Piano nazionale di ripresa e resilienza che ci porta altre risorse. Si continua a crescere tra numeri importanti ma anche con le difficoltà di un grande ateneo diffuso su tutte le province della regione
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Un progetto che è impossibile non etichettare come ambizioso, sorto dalla duplice esigenza di creare un servizio di sanità territoriale per un quartiere con una forte esigenza di ambulatori come quello di Scampia e fornire agli studenti delle professioni sanitarie gli spazi consoni per lo studio e il tirocinio.
In relazione al primo aspetto, il rettore della Federico II (ateneo che ad inizio mese ha spento 798 candeline, ovvero gli anni trascorsi da quando l’imperatore del Sacro romano impero Federico II di Svevia, il 5 giugno del 1224, a Siracusa, dettò la lettera circolare che istituiva l’Università degli Studi di Napoli) precisa: È un format definito dal Ministero: si tratta di un presidio rivolto al territorio e alle sue problematiche sanitarie croniche che saranno seguite non con l’accoglienza dei malati, come avviene negli ospedali, ma usando la telemedicina, la consulenza specialistica e gli ambulatori aperti al pubblico dove le persone potranno essere seguite
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Quindi Lorito affronta il tema degli studenti che frequenteranno la sede di Scampia: Pensiamo di trasferire qui gli allievi del primo anno del corso di laurea in infermieristica. Parliamo di mille, forse 1.500 persone, che avranno Scampia come sede per tutto il triennio. Il nostro obiettivo è farne una casa della salute per la comunità
. Infine (ma non ultimo, per importanza) il capitolo che riguarda i docenti. Tutti quelli con cui ho parlato sono molto contenti – conclude Lorito – anche perché questo ampliamento consentirà di decongestionare il Policlinico. Ne trarranno tutti giovamento
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