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Patologia

Strabismo

di Monica Vaccaretti

Condizione nella quale gli occhi sono disallineati e non sono orientati nella stessa direzione, lo strabismo è un disturbo oculistico che consiste nella deviazione degli assi visivi causata da un vizio di rifrazione o da un malfunzionamento dei meccanismi neuromuscolari che controllano i movimenti degli occhi (muscoli oculari estrinseci, nervi cranici e centri cerebrali). Il difetto impedisce di orientare lo sguardo di ciascun occhio sullo stesso soggetto, pertanto, un occhio fissa un oggetto e l'altro è rivolto all'interno, all'esterno, in alto oppure in basso. Gli occhi guardano quindi verso due direzioni diverse così che il cervello non riesce a trarre informazioni dalle due retine causando una fastidiosa visione binoculare che può influenzare negativamente la percezione della profondità visiva, ossia la distanza degli oggetti che viene valutata correttamente se le immagini nei due occhi sono abbastanza simili da venire associate.

Strabismo congenito e strabismo acquisito

Se individuato e trattato precocemente lo strabismo è facilmente correggibile.

Malattia abbastanza comune che colpisce circa il 4-5% della popolazione, lo strabismo può essere congenito oppure acquisito e comparire a qualsiasi età e può interessare un solo occhio o essere alternante.

A seconda della direzione verso cui l'occhio interessato è rivolto, lo strabismo può essere convergente (occhio rivolto verso l'interno), la forma più comune, divergente (occhio rivolto verso l'esterno) e verticale, ossia l'occhio è rivolto verso l'alto (ipertropia) o verso il basso (ipotropia).

Il difetto di allineamento, che può essere lieve o grave, può essere costante (l'occhio ruota sempre) o intermittente (l'occhio ruota solo talvolta).

Cause di strabismo

L'eziologia è varia a seconda dell'età di insorgenza e non sempre nota. Le principali cause sono difetti della vista, malattie oculari come la cataratta e la ptosi, patologie neurologiche, paresi di origini cerebrali e dei muscoli oculari, patologie endocrinologiche.

Nel bambino uno strabismo senza causa individuabile è definito essenziale. Nell'adulto le alterazioni a carico dell'apparato neuromotore che coordina i movimenti oculari possono essere di natura restrittiva (come una miopia elevata e distiroidismi), paralitica (traumi cranici, malattie vascolari, malattie infettive, malattie degenerative del sistema nervoso centrale, diabete) e non paralitica (scompenso di strabismo infantile).

Fattori di rischio dello strabismo nei bambini sotto i 6 anni di età includono familiarità, disturbi genetici (sindrome di Down, esposizione prenatale a farmaci e altre sostanze (alcol) assunte dalla madre in gravidanza, prematurità, difetti congeniti degli occhi e paralisi cerebrale.

Le forme lievi possono essere asintomatiche. I sintomi con cui lo strabismo si manifesta sono, oltre alla visione doppia, anche cefalea, stanchezza visiva, bruciore agli occhi, fotofobia ossia sensibilità alla luce, strizzamento o ammiccamento eccessivo degli occhi.

Può comparire anche una sensazione vertiginosa, difficoltà di orientamento e talvolta una inclinazione anomala del capo e del collo con la quale si cerca di compensare il disallineamento degli occhi.

Trattamento

Se individuato e trattato precocemente lo strabismo è facilmente correggibile. Se trascurato o non curato, le difficoltà visive rischiano di peggiorare e diventare permanenti.

Il trattamento dipende dall'entità del disturbo e dall'età e mira ad equilibrare la vista ossia a correggere l'ambliopia, i vizi di rifrazione ossia di messa a fuoco e il disequilibrio dei muscoli che controllano il movimento oculare.

Talvolta, se lieve, lo strabismo si corregge da solo ma generalmente richiede l'uso di occhiali da vista, lenti a contatto ed intervento chirurgico. Possono essere anche proposti esercizi oculari che migliorano l'elasticità dei muscoli oculari ed iniezioni di tossina botulinica per allineare temporaneamente per qualche settimana gli occhi tramite l'indebolimento dei muscoli.

Nel caso in cui il disturbo sia grave o questi trattamenti non chirurgici non siano efficaci o non ottengano un allineamento soddisfacente, è possibile ricorrere ad una riparazione chirurgica, che consiste nell'allentamento (recessione) e nel restringimento (resezione) dei muscoli oculari che vengono rafforzati, indeboliti o spostati al fine di ottenere il riallineamento degli occhi.

La metodica più recente, la Minimally Invasive Strabismus Surgery (Miss), consente di ridurre al minimo il trauma chirurgico nonché i fastidi postoperatori (dolore, occhio rosso, gonfiore palpebrale) grazie ad incisioni congiuntivali di pochi millimetri.

L'intervento chirurgico, risolutivo nell'80% dei casi, può causare complicanze, la più comune è una correzione superiore o inferiore al necessario e, nel 20% dei casi, la recidiva del disturbo nel corso della vita. In alcuni casi, dopo la procedura i bambini possono sviluppare infezione, sanguinamento eccessivo e perdita della vista.

Infermiere

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