La miopia è un deficit a carico della vista che causa la visione offuscata degli oggetti lontani dal soggetto e nitidi invece quelli vicini. Fa parte del gruppo delle ametropie con astigmatismo e ipermetropia, tutte e tre anomalie della rifrazione dell’occhio. Infatti, l'occhio miope è anatomicamente differente, più allungato di quello normale, in modo da far sì che gli oggetti lontani vengano messi a fuoco non sulla retina (condizione normale), ma davanti ad essa, causando così il disturbo.
Cos’è la miopia
La miopia è un comune difetto visivo che colpisce generalmente in età scolare e tende ad aumentare fino a stabilizzarsi intorno ai 20-25 anni, momento in cui poi aumenta in maniera lieve.
È divisa in tre stadi:
lieve fino a tre diottrie
moderata da tre a sei diottrie
grave maggiore di sei diottrie
Vi sono alcuni casi di miopia transitoria che sono legati ad eventi, come: contusioni oculari,iperglicemia, cataratta, affaticamento eccessivo, assunzione di alcuni farmaci.
Alla base della comparsa della miopia vi sono: fattori genetici, ambientali e di stili di vita. Al giorno d’oggi risulta esserci una significativa relazione fra sviluppo della miopia e fattori ambientali come lo svolgere attività al chiuso, quali: utilizzo di videogame, computer, lettura con luce artificiale, facilmente prevenibili dedicando più tempo all’aria aperta con luce naturale.
Diagnosi di miopia
Per poter fare diagnosi di miopia è necessaria una valutazione da parte dello specialista oculista, il quale valuta la capacità del soggetto di mettere a fuoco utilizzato la lettura delle righe di lettere con dimensioni via via sempre più piccole classificando in decimi le dieci righe: la riga in cui il soggetto legge senza l’ausilio di lenti correttive indica quanto esso vede in decimi; e diottrie indicano invece la potenza che le lenti devono avere per mettere a fuoco la riga di lettere sul tabellone.
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