Il soffio cardiaco è un rumore, che ricorda quello che provoca l’aria su una torcia, provocato dal flusso turbolento del sangue attraverso le valvole. Normalmente il cuore produce solo suoni legati alla chiusura delle valvole, auscultare suoni sibilanti, striduli o ruvidi può essere indice di una patologia cardiaca.
Cos'è il soffio e perché si verifica
Il soffio cardiaco può essere definito “innocente” quando non è associato a nessuna patologia obiettivabile, ma deriva verosimilmente dall’elevata velocità di transito del sangue tra le valvole. Se il soffio invece è legato ad una patologia cardiaca, può essere presente dalla nascita (congenita) o manifestarsi nel corso degli anni (acquisita).
I soffi cardiaci vengono distinti in soffi sistolici, soffi diastolici e soffi continui.
I soffi sistolici
possono essere normali o legati ad una patologia. Vengono classificati in soffi da eiezione, soffi da insufficienza e soffi da shunt.
I soffi sistolici da eiezione sono dati dalla turbolenza del flusso ematico attraverso le valvole o tratti ristretti e irregolari. I soffi da eiezione possono verificarsi ad esempio nella stenosi aortica o nella stenosi polmonare, ma a volte possono presentarsi anche in assenza di significative ostruzioni e in questo caso non indicano un disturbo specifico. Questo avviene ad esempio nei lattanti o nei bambini in cui il flusso è lievemente turbolento e genera il soffio da eiezione. Anche negli anziani la presenza dei soffi sistolici da eiezione sono frequenti poiché collegati alla sclerosi valvolare o vascolare. È possibile rilevare un soffio da eiezione anche nelle donne gravide poiché l’aumento fisiologico del volume e della gittata provoca un aumento della velocità del flusso attraverso le valvole. Questi sono particolarmente intensi se la gravidanza è complicata da una grave anemia.
I soffi sistolici da insufficienza rivela un flusso alterato nelle camere cardiache che hanno minore resistenza. Essi sono associati a insufficienza mitralica, insufficienza tricuspidale o deficit del setto interventricolare.
I soffi sistolici da shunt possono avere origine nella sede dello shunt (malformazione cardiaca che mette in comunicazione diretta il sangue della circolazione sistemica con quello della circolazione polmonare) o scaturire da differenti alterazioni emodinamiche distanti dallo shunt .
Soffi diastolici
A differenza di quelli sistolici, i soffi diastolici, che come abbiamo visto possono essere “innocenti”, sono sempre patologici. Possono derivare da insufficienza aortica, insufficienza polmonare, stenosi mitralica, stenosi tricuspidale, tumore o trombo atriale.
Soffi continui
I soffi continui vengono rilevati durante l’intero ciclo cardiaco e denotano un flusso costante dello shunt sia durante la sistole che durante la diastole. I soffi continui sono sempre patologici e derivano da vari difetti cardiaci che producono un “fremito”. Sono generalmente associati ad ipertrofia del ventricolo sia destro che sinistro.
Quali sono i sintomi del soffio al cuore?
I soffi cardiaci “innocenti” sono asintomatici così come quelli che comportano una patologia lieve. Vengono generalmente scoperti per caso sulla base delle manifestazioni della patologia che li accompagnano. Ad esempio il soffio che deriva da una cardiopatia congenita, influirà sulla crescita nei bambini e/o sulla capacità di sforzo. Il soffio cardiaco dunque non si associa a nessun sintomo specifico benché sia più frequente che, secondo la gravità della patologia, siano rilevati in pazienti che si presentano:
- cianosi della cute soprattutto di dita e labbra;
- fiato corto;
- tosse cronica;
- dolore al petto;
- vertigini e svenimenti;
- fegato ingrossato;
- gonfiori agli arti inferiori o aumento improvviso di peso;
- dilatazione e turgore delle vene del collo;
Cause del soffio al cuore
Che cosa provoca il soffio cardiaco? Il soffio “innocente” è causato di fatto dall’aumento della velocità del sangue attraverso le strutture cardiache . Questo aumento può essere secondario a diverse condizioni come una maggiore attività fisica ,una forma anemica, l’ipertiroidismo, l’aumento della temperatura corporea (febbre) o la gravidanza.
Il soffio patologico invece indica sempre un aumento del flusso ematico a livello delle strutture cardiache ma derivante da un'alterazione di una valvola o da una causa extra -cardiaca.
Il soffio cardiaco patologico può essere associato ad una anomalia congenita del cuore (riscontrabile soprattutto nei bambini) o ad una alterazione insorta in età adulta come ad esempio:
- alterazioni degenerative delle valvole
- calcificazioni
- lassità o prolasso dei lembi
- aterosclerosi
- comunicazione anomala tra le cavità cardiache.
Le anomalia che portano poi allo sviluppo del soffio possono derivare anche da infezioni come avviene nelle endocarditi o indirettamente nella febbre reumatica.
Diagnosi e trattamento del soffio cardiaco
Molto di frequente il soffio cardiaco viene scoperto per caso, durante una visita medica richiesta per altri motivi di salute. L’auscultazione permette al medico specializzato di determinare la situazione del soffio,il carattere acustico,l’intensità, la sua localizzazione rispetto alle valvole (ogni valvola viene auscultata in modo più preciso in determinate posizioni del torace) il tono, il momento di comparsa durante il ciclo cardiaco (sistole, diastole) , la durata , la variazione in base alla posizione del paziente o alla respirazione o all’attività fisica. Questi sono dati che permettono di ricevere numerose informazioni sulla patologia scatenante. Inoltre un anamnesi familiare permetterà di fare una diagnosi più accurata.
Una volta ipotizzata la causa , il medico competente prescriverà indagini diagnostiche specifiche per rendere una diagnosi certa, come
- elettrocardiogramma;
- rx torace;
- ecocardiogramma transtoracico o transesofageo (ETE)
- tac cardiaca
- risonanza magnetica nucleare (RMN) cuore
- cateterismo cardiaco
Trattamento
Il soffio cardiaco “innocente” non richiede generalmente nessun trattamento specifico e se legato ad una patologia extracardiaca come ad esempio l’ipertiroidismo o l’anemia , scomparirà al “risolversi” della patologia stessa.
Il soffio al cuore patologico derivante da una anomalia valvolare invece, richiederà un trattamento farmacologico (es. diuretici, Ace-inibitori, betabloccanti a seconda del caso ) o chirurgico (ad esempio VAP - Valvuloplastica aortica percutanea o TAVI - Impianto Valvola Aortica Transcatetere) in base alla gravità delle condizioni del paziente.
A volte non è necessario alcun trattamento anche in caso di soffio patologico e il medico raccomanderà solo controlli regolari per monitorare la situazione.
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