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Patologia

Rosacea

di Sara Pieri

La rosacea è una patologia infiammatoria cronica della pelle, che colpisce il volto e si manifesta in modo differente negli individui che ne sono colpiti; generalmente, però, si avverte una sensazione di calore al volto associata ad eruzione cutanea. Nella maggior parte dei casi i pazienti che ne sono colpiti hanno un’età che varia dai 30 ai 50 anni con carnagione chiara. L’eziologia di tale patologia è ancora parzialmente sconosciuta, ma vi sono delle correlazioni con: controllo vasomotorio anormale, drenaggio venoso facciale alterato, assunzione di corticosteroidi.

Segni e sintomi di rosacea

La rosacea si manifesta con sintomi, quali: ​​flushing del volto, teleangectasie, eritema, papule, pustole, sino ad arrivare nei casi più gravi a rinofima. La malattia segue delle fasi che sono associate anche alla progressione della couperose, patologia antecedente la rosacea, ovvero:

  • Pre-rosacea (che è, appunto, couperose): presenza di flushing (arrossamento), spesso riferito da chi ne è colpito come imbarazzante, accompagnato da prurito (sintomi che persistono in tutte le fasi successive)
  • Fase vascolare: sviluppo di eritema associato ad edema e teleangectasie (piccoli vasi che si dilatano e diventano visibili sulla cute)
  • Fase infiammatoria: caratterizzata da comparsa di pustole e papule che appaiono tipo acne adulta
  • Ultima fase: iperplasia tissutale di guance e naso (rinofima), esteticamente invalidante

In generale, ciò che scatena la patologia è uno stimolo che induce vasodilatazione, dovuta ad esempio da: forti emozioni, sbalzi di temperatura repentini, esposizione al sole, assunzione di cibi piccanti e caldi.

La rosacea può colpire anche gli occhi, infatti la rosacea oculare, che può precedere la rosacea al volto o accompagnarla in tutte le sue fasi, è caratterizzata da blefarocongiuntivite, irite, sclerite e cheratite, edema con prurito e sensazione continua di corpo estraneo.

Diagnosi e trattamento della rosacea

Per poter fare diagnosi di rosacea è essenziale un attento esame obiettivo del paziente, un’attenta raccolta anamnestica e una corretta e precisa rilevazione dei segni e sintomi manifestati.

Non vi è un esame diagnostico specifico per poter fare diagnosi di rosacea, ma risulta necessario fare accertamenti per poter fare diagnosi differenziale con altre patologie a simile manifestazione come: lupus, acne vulgaris, sarcoidosi, dermatite, eruzione cutanea da farmaci; per cui talvolta può rendersi necessaria una biopsia cutanea, che escludendo tutte le patologie riconoscibili con questo esame diagnostico, permette di indirizzare la diagnosi finale verso rosacea.

Il trattamento della rosacea ha principalmente lo scopo di controllare i sintomi, poiché non è possibile risolvere completamente la patologia, per cui risulta necessario applicare alcuni accorgimenti quotidiani per tenere sotto controllo la malattia:

  • Evitare cibi piccanti, caffeina e cibi troppo caldi
  • Utilizzare protezione per il viso in tutte le stagioni (caldo/freddo)
  • Evitare cosmetici aggressivi sul volto
  • Evitare sbalzi eccessivi di temperatura

Rimuovendo i fattori di rischio, diminuisce la probabilità che essa si scateni o peggiori. Dal punto di vista farmacologico possono essere prescritte terapie antibiotiche topiche da applicare sulle zone interessate, nelle fasi “iniziali” dove abbiamo principalmente rossore/edema; nei casi di rosacea oculare possono essere prescritte terapie antibiotiche oftalmiche oppure orali.

Terapie elettrochirurgiche come laser e dermoabrasione si rendono necessarie nelle fasi finali dove dal punto di vista estetico rosacea diventa una patologia invalidante, tanto da dover ricorrere a tali terapie per migliorare gli outcome per il paziente. In generale, con diagnosi precoce, trattamento adeguato e una riduzione dei fattori di rischio è possibile mantenere controllata la patologia.

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