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Disturbo narcisistico di personalità

di Francesca Gianfrancesco

Il disturbo narcisistico di personalità è una patologia caratterizzata da una particolare percezione di sé del soggetto definita “Sé grandioso”. La persona che soffre di questo disturbo manifesta idee di grandiosità, costante bisogno di ammirazione e deficit nella capacità di provare empatia verso altri individui. Le parole chiave che definiscono questo disturbo sono “impulsività” ed “instabilità”.

Che cos’è il disturbo narcisistico di personalità

Il disturbo narcisistico di personalità è una patologia caratterizzata da una particolare percezione di sé del soggetto definita “Sé grandioso”

Il disturbo narcisistico di personalità è fondamentalmente una manifestazione patologica particolare di narcisismo che è a tutti gli effetti considerato un quadro a sé stante, definito dall’esame oggettivo dei sintomi.

Spesso la persona che soffre di questo disturbo si relaziona palesando un profondo egoismo di cui non è consapevole, ma le cui conseguenze sono deleterie poiché provocano sofferenza, disagio sociale e problematiche di tipo relazionali e affettive.

Del disturbo narcisistico di personalità si distinguono due sottotipi:

  • Il narcisista “overt” si presenta con un atteggiamento dominante di difesa da potenziali attacchi al proprio valore, ha un'elevata autostima, reagisce con arroganza, superiorità e disprezzo. Non prova emozioni e quasi mai si prende la responsabilità delle proprie azioni, ha una bassa tolleranza alle critiche
  • Il narcisista “covert” si presenta vulnerabile alle critiche e spaventato dal confronto avendo una bassa autostima, un atteggiamento rimuginante e ansia. Si sente inferiore ed evita per questo le relazioni

Spesso le due dimensioni coesistono, ma una delle due facce risulta sempre più spiccata rispetto all’altra. Data la difficoltà di regolamentare l’autostima, i pazienti con disturbo narcisistico hanno un costante bisogno di lode e provano un sentimento esagerato della propria importanza fino ad una forte idealizzazione del proprio sé - una forma di amore eccessivo - che in realtà è fittizia. Proprio come nel mito di Narciso.

Sentono spesso la necessità di affiliarsi con persone speciali, autorità o che ricoprono un ruolo istituzionale e di frequente tendono a svalutare altre persone per accentuare il proprio senso di superiorità entrando anche in situazioni competitive solo per dimostrare che io sono migliore degli altri. Per lo stesso motivo il soggetto con disturbo narcisistico di personalità vive una forte spinta all’accrescimento del proprio status.

Il concetto di disturbo narcisistico di personalità è stato elaborato per la prima volta da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta successivamente nel manuale Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM). Secondo Kohut ciò che distingue questi pazienti è una struttura psicologica basata sul cosiddetto “falso io” o “falso sé”, cioè un'immagine interiore eccessivamente idealizzata ed “onnipotente” che il soggetto percepisce come il “vero io”. Per descrivere questo disturbo Kohut coniò il termine “sé grandioso”.

Le comorbilità sono frequenti. I pazienti spesso hanno anche un disturbo depressivo (p. es., disturbo depressivo maggiore, disturbo depressivo persistente), anoressia nervosa, un disturbo da abuso di sostanze (soprattutto cocaina), o un altro disturbo di personalità (istrionico, borderline, paranoide).

Caratteristiche del disturbo narcisistico di personalità

Narciso scacciò la Ninfa Eco che per l’umiliazione si nascose e, di lì a poco, si spense. Gli dei decisero a seguito del gesto così egoistico di punire Narciso che, sporgendosi in uno specchio d’acqua, si innamorò perdutamente dell’immagine che vide. Passò dunque la vita a cercarla e rincorrerla per mari e monti, ad inseguire un’immagine di sé di cui si era perdutamente innamorato, senza sapere che fosse la propria, senza accorgersi mai che stava inseguendo sé stesso. Non riuscirà mai a raggiungere “ l’altro” per instaurare una relazione d’amore, rapportandosi con l’immagine di sé, invece che davvero con sé stesso.

Lowen sostiene che il “sé” è l’essenza della persona, quello che davvero si è. L’immagine che abbiamo di noi stessi la costruiamo crescendo in base ai riscontri che riceviamo. Chi soffre di disturbo narcisistico di personalità si è costruito nel tempo un’immagine di sé che funge da corazza, da difesa, un'immagine che venga ben accettata, ma che è lontana da quella reale, creando un’incongruenza con le emozioni, con i sentimenti, con le sensazioni.

Il narcisista ha una terribile paura di sentire quel vuoto, quella distanza che c’è tra il suo vero io e l’immagine fittizia di sé che si è creata, poiché quel vuoto porterebbe paura, che è debolezza, ovvero l’opposto dell’immagine che si è costruito.

Crescendo, il soggetto narcisista avrà una struttura identitaria molto fragile che cambia in base ai contesti e alle persone con cui ha a che fare. Si presenta come un foglio bianco dove ognuno può disegnare il personaggio di cui si vuole innamorare: è per questo che il narcisista sembra essere un grande seduttore quando in realtà fa solo da specchio all’altro. Sembra coinvolto nelle relazioni, ma dal suo punto di vista restano sempre superficiali e agisce e si relaziona con un solo fine: ricevere conferme. Quando queste relazioni non saranno più utili il partner verrà abbandonato.

Il falso sé delle persone narcisistiche, sempre secondo Kohut, mantiene le caratteristiche dell’io infantile che ha sempre bisogno di conferme e di essere ammirato. Dietro ad un narcisista, infatti, c’è un bambino che non è stato visto, i cui genitori non si sono curati abbastanza dei suoi bisogni e che soprattutto non l’hanno visto per quello che è, negando le sue fragilità e costringendolo a vivere in un'immagine ideale che il bambino ha accettato pur di essere amato.

Ha sviluppato col tempo sentimenti di vergogna che lo hanno instradato alla creazione di un falso sé. Il soggetto con disturbo di personalità narcisistica copre la sua identità instabile e le sue insicurezze - che non ammetterà mai neanche a sé stesso - con un'immagine fittizia. Il suo dramma maggiore è però l’incapacità di amare; non rispetta il bambino interiore e lo giudica continuamente per non essersi fatto rispettate, vivendo tutta la vita ad “innalzarsi” per poter coprire quella vergogna.

Diagnosi di disturbo narcisistico di personalità

La diagnosi di disturbo narcisistico di personalità viene formulata secondo i criteri clinici del DSM IV (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, [DSM-5]). Dobbiamo inoltre tenere presente che le manifestazioni che caratterizzano questo disturbo possono essere molto diverse tra loro in base alla gravità della forma e alle caratteristiche personali.

Secondo il DSM-IV devono essere presenti almeno cinque sintomi in maniera tale da formulare un modello persistente costante in situazioni differenti e relazioni diverse. Questo modello persistente di grandiosità, necessità di adulazione e mancanza di empatia, è caratterizzato appunto dalla presenza di almeno cinque segni clinici tra i seguenti:

  • Senso esagerato della propria importanza e dei propri talenti ovvero senso grandioso del sé, convinzione di meritare un trattamento speciale
  • Preoccupazione data da fantasie di successo smisurato, potere, effetto e influenza sugli altri, bellezza, intelligenza e amore perfett
  • Convinzione di essere unico e speciale, di doversi affiliare solo a persone con un elevato status sociale
  • Richiede un'ammirazione e pretende un riconoscimento eccessivo rispetto al suo reale valore (ritiene di non essere mai sufficientemente apprezzato)
  • Forte sentimento di privilegio dei propri diritti e facoltà, è irrealisticamente convinto che altri individui/situazioni debbano soddisfare le sue aspettative
  • Tendenza allo sfruttamento degli altri per raggiungere i propri scopi senza provare rimorsi
  • Mancanza di empatia, incapacità di riconoscersi negli altri e di identificarsi con i sentimenti altrui
  • Convinzione che gli altri provino sentimenti di invidia per lui/lei e spesso prova invidia
  • Senso di vuoto e apatia nonostante eventuali successi
  • Modalità affettiva di tipo predatorio (rapporti di forza sbilanciati, con scarso impegno personale; desidera ricevere più di quello che dà, che altri siano affettivamente coinvolti più di quanto lo sia lui/lei)
  • Sentimenti di disprezzo, arroganza, presunzione e superbia

Questi sintomi devono essere presenti nella prima età adulta. La diagnosi del disturbo narcisistico di personalità deve inoltre essere differenziale e dunque distinta da: disturbo bipolare, disturbo antisociale di personalità, disturbo istrionico di personalità.

Cause di disturbo di personalità narcisistica

Dalla letteratura ci vengono suggerite molteplici cause che portano ad un disturbo di personalità narcisistica. La prima grande distinzione è fatta tra fattori genetici e fattori ambientali. Poca ricerca sui fattori biologici che contribuiscono al disturbo narcisistico di personalità è stata fatta, anche se sembra che vi sia una componente ereditaria significativa. Tra i fattori ambientali gli esperti si dividono mantenendo però una costante certa: il ruolo dei genitori.

Per alcuni autori il ruolo chiave è sostenuto da genitori che credono nella superiorità del futuro narcisista, premiando solo le qualità che rinforzano l’immagine del sé grandioso. Altri autori invece sostengono l’ipotesi di un contesto familiare disfunzionale che tende a far sviluppare l’idea di poter vivere unicamente contando su sé stessi, poiché gli altri non sono necessari. In questo contesto i genitori sono incapaci di dare le giuste cure e le necessarie attenzioni ai reali bisogni del bambino, di comprendere e regolare le sue emozioni evitando anche di sostenere la sua autostima e i suoi desideri.

Un’altra ipotesi è che un ambiente familiare particolarmente indulgente e permissivo faccia sviluppare al bambino un senso di superiorità (posso fare - ed essere - ciò che voglio) o che un rapporto eccessivamente iperprotettivo danneggi la fiducia del futuro narcisista. Un’ultima ipotesi presuppone che il bambino viva offese e umiliazioni anche da parte di coetanei, ad esempio, minando la sua autostima e costringendolo alla ricerca e allo sviluppo di un sé grandioso che soffochi l’umiliazione.

Trattamento delle persone con disturbo narcisistico

I pazienti con un disturbo narcisistico di personalità si rivolgono al terapeuta per stati sintomatologici come ansia, attacchi di panico o stati depressivi che derivano dal fatto che la rappresentazione del “sé difettoso” o “sé fallimentare” si sia superficializzata alla loro coscienza oppure perché hanno iniziato ad abusare di alcool o sostanze per riprendersi la loro grandiosità perduta.

Il trattamento generale del disturbo narcisistico di personalità è lo stesso di quello per tutti i disturbi di personalità. Molto efficace risulta essere la psicoterapia psicodinamica, con lo scopo di ristabilire un equilibrio sui conflitti di fondo. Alcuni approcci sviluppati per il disturbo borderline di personalità possono essere efficacemente adattati in pazienti con disturbo narcisistico di personalità, come per esempio:

  • Trattamento basato sulla mentalizzazione
  • Psicoterapia focalizzata sul transfert
  • Terapia cognitivo-comportamentale
  • Schema therapy
  • Terapia metacognitiva interpersonale

Risultano scarse le evidenze sull’efficacia del trattamento farmacologico, sebbene vengano utilizzati invece farmaci per placare gli stati associati di ansia, ipocondria, depressione o impotenza rabbiosa, poiché essi non intervengono direttamente sulle caratteristiche della personalità, ma sono utili per le conseguenze secondarie.

In particolare, i farmaci che possono agire efficacemente sui fenomeni psicopatologici frequentemente associati al disturbo narcisistico di personalità sono gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), i farmaci anticonvulsivi e gli stabilizzatori dell’umore.

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