Si parla di rapporto infermiere/paziente per intendere quanti pazienti può assistere al meglio ogni infermiere nel suo turno di lavoro. La riduzione del numero di pazienti per i quali gli infermieri sono tenuti a prendersi cura durante i loro turni fornisce una vasta gamma di benefici sia per gli infermieri che per i pazienti. Al momento attuale, i tagli delle assunzioni per ridurre i costi comporta spesso un rapporto infermiere/paziente non sicuro per i pazienti.
Determinazione organico, come influisce sull’assistenza erogata
La qualità dell’assistenza infermieristica erogata dipende in parte dalle competenze tecniche, relazionali ed educative dell’operatore, ma dipende in parte anche dal numero di persone che ciascun operatore deve assistere. Ogni unità operativa ospita degenti più o meno complessi dal punto di vista clinico, più o meno complessi da un punto di vista assistenziale e in ciascun luogo di cura il tempo necessario per l’assistenza varia enormemente.
A seconda della complessità del paziente, della sua criticità e della sua instabilità, sarà richiesto un tempo maggiore o minore di assistenza. Questo significa che pazienti particolarmente complessi e instabili richiederanno un maggior tempo di assistenza in termini di minuti e che quindi un infermiere dovrà seguire un numero limitato di pazienti per poterli assistere al meglio.
Si parla di rapporto infermiere/paziente per intendere quanti pazienti può assistere al meglio ogni infermiere nel suo turno di lavoro. La riduzione del numero di pazienti per i quali gli infermieri sono tenuti a prendersi cura durante i loro turni fornisce una vasta gamma di benefici sia per gli infermieri che per i pazienti.
Al momento attuale, i tagli delle assunzioni per ridurre i costi comporta spesso un rapporto infermiere/paziente non sicuro per i pazienti. La letteratura mostra infatti che un inadeguato rapporto infermiere/pazienti aumenta:
- i rischi di infezione
- gli errori terapeutici
- le cadute
- la morte
e tutto questo è dovuto a cure inadeguate a causa di un’assistenza spesso frettolosa e poco attenta.
Rapporto numero infermieri per pazienti: la situazione americana
Negli Stati Uniti nel 2004 è entrato in vigore il primo disegno di legge che imponeva un determinato rapporto infermiere/pazienti. Il progetto di legge era stato approvato, ma solo alcuni stati lo hanno poi recepito nella loro legislazione.
In questi mesi, la National Nurses United (organizzazione infermieristica) sta cercando di imporre in maniera perentoria un giusto rapporto tra infermieri e pazienti, specialmente in situazioni di cure acute.
La National Nurses United ha presentato inoltre un documento in cui viene proposto il rapporto infermiere/pazienti in ciascuna realtà. La campagna viene chiamata “Safe Ratios Save Lives”.
Nella tabella che segue vengono indicati i rapporti infermiere/pazienti che vengono considerati necessari ed adeguati per garantire cure sicure nei vari setting assistenziali.
Terapia Intensiva | Terapia intensiva – area critica | 1:2 |
Terapia intensiva neonatale | 1:2 | |
Sala Operatoria | Sala Operatoria | 1:1 |
Osservazione post - operatoria | 1:2 | |
Sala parto | Sala travaglio/sala parto | 1:2 |
Assistenza preparto | 1:3 | |
Sala travaglio, sala parto + post – parto | 1:3 | |
Nido | 1:6 | |
Assistenza post partum coppia madre/figlio | 1:3 | |
Pediatria | Pediatria | 1:3 |
Pronto soccorso | Pronto soccorso | 1:3 |
Paziente traumatizzato in PS | 1:1 | |
Paziente di terapia intensiva in PS | 1:2 | |
Infermiere addetto al monitoraggio (respiratorio, neurologico, ecc) | 1:3 | |
Infermiere addetto alla telemetria | 1:3 | |
Medicina e chirurgia | 1:4 | |
Area coronarica | 1:2 | |
Assistenza respiratoria acuta | 1:2 | |
Grandi ustionati | 1:2 | |
Altre specialità ospedaliere | 1:4 | |
Psichiatria | 1:4 | |
Riabilitazione | 1:5 | |
Assistenza sanitaria (RSA, case di cura) | 1:5 |
Rapporto numero infermieri per pazienti: la situazione italiana
In Italia non c’è un numero definito a livello nazionale di personale infermieristico per le varie unità operative, perché la materia sanitaria viene demandata alle regioni. È infatti di competenza delle regioni definire gli standard del personale.
Tuttavia, a livello nazionale, il decreto ministeriale 13/9/1988 - “Determinazione degli standard del personale ospedaliero” è un documento di riferimento utile per la definizione degli standard del personale.
All’articolo 3 vengono definite le unità mediche ed infermieristiche necessarie in organico per numero totale di posti letto.
Terapia intensiva (8 posti letto) | Rianimazione Grandi ustionati Terapia intensiva cardiologica Terapia intensiva neonatale Terapia intensiva post-trapianto |
24 infermieri (ogni ulteriori 8 posti letto + 24 infermieri) |
Terapia sub intensiva (8 posti letto) | Terapia sub intensiva | 12 infermieri |
Specialità ad elevata assistenza (20 posti letto) | Cardiochirurgia Ematologia con trapianto Nefrologia Neurochirurgia Neonatologia Malattie infettive |
22 infermieri |
Dialisi (8 posti letto) | 8 infermieri | |
Psichiatria (16 posti letto) | 22 infermieri | |
Specialità a media assistenza (con 20 posti letto) | Cardiologia Chirurgia maxillo – facciale Chirurgia pediatrica Chirurgia plastica Chirurgia toracica Chirurgia vascolare Ematologia Neurologia Neuropsichiatria infantile Oncologia Pediatria |
16 infermieri |
Specialità di base (32 posti letto) | Chirurgia Medicina |
17 infermieri |
Ostetricia (20 posti letto) | 12 infermieri | |
Geriatria (20 posti letto) | 12 infermieri | |
Riabilitazione (32 posti letto) | 13 infermieri | |
Lungodegenza (32 posti letto) | 13 infermieri |
La dotazione minima obbligatoria effettiva viene invece definita da delibere regionali e da regolamenti interni ai presidi ospedalieri.
Il documento “Linee d’indirizzo regionali per la rideterminazione delle dotazioni organiche” riporta una tabella che indica, in maniera dettagliata, il numero di infermieri necessari per posto letto per ogni setting assistenziale.
Più è alto il numero e maggiore è il numero di infermieri necessari in un’U.O. per assistere adeguatamente i pazienti.
Terapia intensiva
Rianimazione | 1,75 |
Grandi Ustionati | 1,75 |
U.T.I.N. | Normativa reg.le |
U.T.I.C. | 1,75 |
U.T.I.R | 1,75 |
Elevate Specialità
Cardiochirurgia | 1,00 |
Neurochirurgia | 1,00 |
Unità Spinale | 0,70 |
Neonatologia | 0,70 |
Ematologioa con Trapianto | 1,75 |
Nefrologia | 1,75 |
Malattie infettive | Normativa reg.le |
Psichiatria | Normativa reg.le |
Medie Specialità
Cardiologia | 0,75 |
Chirurgia Maxilli-Facciale | 0,75 |
Chirurgia Oncologica | 0,75 |
Chirurgia Pediatrica | 0,75 |
Chirurgia Toracica | 0,75 |
Chirurgia Vascolare | 0,75 |
Cardiologia | 0,75 |
Oftalmologia | 0,75 |
Odontostomatologia | 0,75 |
ORL | 0,75 |
Urologia | 0,75 |
Ematologia | 0,75 |
Nefrologia e Dialisi | 0,75 |
Neurologia | 0,75 |
Neuropsichiatria Infantile | Normativa reg.le |
Oncologia Medica | 0,75 |
Chirurgia d'Urgenza | 0,75 |
Radioterapia | 0,75 |
Pediatria | 0,75 |
Thalassemia | 0,75 |
Angiologia | 0,75 |
Malattie Apprato Respiratorio | 0,75 |
Dermatologia | 0,75 |
Endocrinologia | 0,75 |
Gastoenterologia | 0,75 |
Geriatria | 0,75 |
Medicina del Lavoro | 0,75 |
Specialità di Base |
|
Chirirgia Generale | 0,50 |
Medicina Interna | 0,50 |
Ortopedia e Traumatologia | 0,60 |
Ostetricia e Ginecologia | Normativa reg.le |
Riabilitazione |
|
Medicina Fisica e Riabilitazione | 0,50 |
Lungodegenza |
|
Lungodegenza | 0,38 |
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