GROSSETO. La vera sanità toscana: l'impegno infermieristico nell'affrontare nuove sfide organizzative e professionali...anche in momenti difficili.
In Regione Toscana sono da tempo in atto provvedimenti di ammodernamento, razionalizzazione e riorganizzazione, finalizzati a garantire maggiore appropriatezza, efficienza, efficacia e pertinenza del Servizio Sanitario Regionale.
Parallelamente, si assiste ad una tendenza alla revisione della composizione degli skill mix con graduale migrazione di competenze professionali e organizzative.
L'infermiere, professionista sanitario da sempre al fianco dell'utente e dell'organizzazione sanitaria, si rende protagonista nei processi in atto, che offrono l'opportunità di sviluppo professionale, in linea con l'ormai consolidata revisione dei percorsi formativi, giuridici e di carriera.
La sanità grossetana, in linea con gli indirizzi regionali, ha da tempo intrapreso percorsi qualificanti nell'offerta ai propri cittadini, che hanno consentito e stanno tutt'ora consentendo, un investimento nella professione infermieristica relativo all'ampliamento di competenuze professionali e gestionali nei seguenti ambiti aziendali sinteticamente descritti:
In ambito ospedaliero, l'applicazione del modello per intensità di cure ha determinato una prima revisione delle modalità assistenziali attraverso l'applicazione del modular nursing, l'individuazione dell'infermiere referente di modulo e la stesura di procedure per la determinazione della complessità assistenziale, finalizzata alla corretta allocazione dei pazienti all'interno dei livelli di intensità; contestualmente sono state implementate competenze gestionali, con l'attribuzione di responsabilità di budget per i Coordinatori di Setting e l'attribuzione di funzioni organizzative a Responsabili Infermieristici di Area Funzionale.
In ambito territoriale, l'implementazione delle attività connesse alla sanità di iniziativa ha determinato l'assegnazione di unità infermieristiche dedicate all'applicazione del Chronic Care Model, sviluppando un'assistenza di tipo proattivo ed abilità di counseling, attraverso le quali divenire punto di riferimento certo per il cittadino, in particolare nelle realtà isolane e rurali.
La revisione dei modelli organizzativi e dei processi di lavoro in emergenza-urgenza ha portato all'introduzione del modello operativo Ambulanza Infermieristica e l'ampliamento del modello operativo Autoveicolo di Soccorso Avanzato, completati dall'assistenza in eliambulanza, mezzo operativo oramai consolidato da anni; contestualmente, è stato sperimentato il modello see&treat (S&T)adulto ed è in fase di avvio il S&T pediatrico.
Relativamente ad ambiti trasversali, sono in continuo sviluppo reti di professionisti ampiamente “popolate” da infermieri in qualità di referenti rischio clinico, ecomanagement e formazione continua; accreditamento, expertise professionale, educazione sanitaria, donazione e espianti a sostegno delle buone pratiche, della sicurezza e dell'empowerment professionale. Gli infermieri sono impegnati nell'assistenza a vittime di violenza appartenenti alle fasce deboli della popolazione, attraverso la costante presenza nella task force Codice Rosa.
Il processo di ampliamento delle competenze e delle responsabilità attribuite all'infermiere viaggia di pari passo con processi di miglioramento continuo, che vedono gli infermieri della ASL 9 di Grosseto impegnati sui tanti fronti, con la finalità di canalizzare le energie a favore di “un'assistenza consapevole” delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
Ci stiamo prodigando, attraverso impegni formalizzati, per rendere coerente la presenza e lo skill mix del personale con l'impegno assistenziale; per garantire la massima interazione professionale all'interno di ambiti afferenti alla stessa area/setting operativo; per adeguare sistematicamente i comportamenti assistenziali agli score ottenuti dalla somministrazione di scale di valutazione; per facilitare la pianificazione assistenziale attraverso l'elaborazione di piani assistenziali standard da personalizzare sull'assistito al momento della presa in carico infermieristica; per migliorare la documentazione assistenziale; per garantire la presa in carico dell'assistito attraverso l'applicazione del modello assistenziale Primary Nursing; per misurare sistematicamente gli esiti dell'assistenza infermieristica; per adottare nuovi strumenti aziendali per l'integrazione Territorio – Ospedale – Territorio; per realizzare strumenti finalizzati all'accrescimento delle abilità dei care giver; per garantire assistenza appropriata ed omogenea sui mezzi di soccorso sanitario e nella casistica minore all'interno dei servizi di pronto soccorso.
Nella ASL di Grosseto, negli ultimi due anni, il personale di assistenza è stato chiamato ad affrontare eventi straordinari a carattere sociale, atmosferico e professionale; gli infermieri non si sono risparmiati nell'assicurare assistenza alla popolazione duramente colpita ed in evidente disagio, rispondendo sia ai bisogni eccezionalmente emersi sia alla prosecuzione delle attività routinarie.
Le difficoltà, determinate dall'estrema difficoltà a raggiungere il luogo di lavoro, dal non poter rientrare nelle proprie abitazioni a fine turno, dall'elevato bisogno di assistenza e conforto manifestato dalla popolazione, sono state superate grazie ai quei sentimenti e valori che animano la professione e che, particolarmente in questa occasione, sono emersi in tutta la loro autenticità.
Il personale si è speso al di là dei propri ambiti di lavoro, in continua integrazione intra ed interprofessione ricercando, anche nei giorni seguenti agli eventi, le migliori modalità di risposta ai cittadini ed alle esigenze aziendali.
Le innovazioni introdotte in Azienda hanno consentito e consentono al gruppo professionale di accrescere le proprie competenze e renderle disponibili alla nostra utenza; i risultati aziendali raggiunti confermano la bontà del lavoro fin qui effettuato e stimolano a proseguire nel miglioramento.
In questi ultimi giorni, molti colleghi sono sconcertati da accadimenti che, al di là delle responsabilità personali che verranno accertate dagli organismi competenti, rischiano di determinare rassegnazione e disorientamento nel corpo professionale.
Gli impegni in atto rappresentano una sicura bussola per affrontare il momento sfavorevole e guardare con fiducia al futuro prossimo, perseguendo la soddisfazione del cittadino utente e dei professionisti dell'assistenza, perseguendo al contempo le strategie della Direzione Aziendale che non ha mai fatto mancare il necessario sostegno e che ha creduto nella professione, valorizzandone costantemente i contenuti.
Lorenzo Baragatti
Dirigente Infermieristico-Ostetrico
ASL 9 di Grosseto
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