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AADI pronta a difendere la Studentessa d'infermieristica

di Redazione

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Anche se diversi capi di governo hanno promesso che sotto la loro direzione non ci sarebbero stati più privilegi di casta e che sarebbero state garantite cure uguali per tutti senza discriminazione alcuna, gli infermieri che lavorano negli ospedali pubblici sanno bene che queste promesse non sono mai state mantenute. Sono decine le denunce che pervengono all’A.A.D.I. ogni mese ma che i mass-media non vogliono pubblicare rendendo vano ogni nostro comunicato stampa.

aadiROMA. Per noi Roberta è un’eroina. Chi afferma che sia una bugiarda deve dirmi quali interessi potrebbe avere una studentessa di infermieristica a denunciare un fatto del genere quando è oramai la normalità; che interessi dovrebbe avere a indicare precisamente il senatore De Poli e non altri.

Anche se diversi capi di governo hanno promesso che sotto la loro direzione non ci sarebbero stati più privilegi di casta e che sarebbero state garantite cure uguali per tutti senza discriminazione alcuna, gli infermieri che lavorano negli ospedali pubblici sanno bene che queste promesse non sono mai state mantenute. Sono decine le denunce che pervengono all’A.A.D.I. ogni mese ma che i mass-media non vogliono pubblicare rendendo vano ogni nostro comunicato stampa.

Oggi, benché Ferragosto, l’A.A.D.I. ha aperto le porte a Roberta; ho voluto sentire la versione dei fatti che reputo vera e ho voluto conoscere la persona che ha avuto il coraggio di denunciare questo malcostume a tutti. Roberta si è lamentata del fatto che mentre tutti hanno espresso il loro parere sulla vicenda, il prof. Violi non ha palesato alcun parere in merito. La lettera era diretta al prof. Violi che si è chiuso in un mutismo ingiustificato evitando di assumersi le proprie responsabilità.

 

Come Associazione vogliamo sapere dal prof. Violi se la decisione di sistemare nella stanza a due letti il senatore dell’UDC (stranamente dello stesso partito del direttore generale) sia stata autonoma o gli sia stato ordinato dall’alto. Vogliamo sapere se i due pazienti che sono stati aggiunti nelle due stanze già piene a 4 letti (quindi come 5° letto) siano stati informati del motivo del loro disagio e se hanno denunciato il fatto al Tribunale dei diritti del malato.

 

Andremo fino in fondo alla questione attraverso le interrogazioni parlamentari che chiederemo alla senatrice Ivana Simenoni, che come infermiera conosce bene queste dinamiche. Già tempo fa al Policlinico avvenne la stessa cosa, l’onorevole Pannella fu sistemato nella singola stanza sterile di cardiochirurgia benché non fosse stato trapiantato; ancora la questione è oggetto di discussione tra i colleghi del Policlinico.

 

In quell’occasione nessuno disse nulla; oggi, invece, la più debole tra tutti gli operatori sanitari cioè una studentessa, ha avuto il coraggio di parlare e per questo i forti devono tacciarla di falso, minacciarla, per insegnare a tutti gli infermieri a stare zitti.

 

L’A.A.D.I. le ha offerto l’assistenza legale gratuita in tutte le giurisdizioni e in tutti i gradi di giudizio; oggi Roberta è diventata socia dell’A.A.D.I. e siamo onorati di avere tra noi una persona coraggiosa che incarna perfettamente lo spirito della nostra associazione cioè denunciare gli illeciti in sanità e diffondere la cultura del rispetto e del diritto.

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