Sabato 14 novembre a Genova si è tenuto il primo Congresso Regionale Ligure con tema la sala operatoria, dal titolo : “La sicurezza in Sala Operatoria”.
Certo parlare di SICUREZZA in questi giorni può apparire eufemistico visto quanto successo la notte di venerdì a Parigi ….. infatti la giornata si è aperta con un minuto di raccoglimento a cordoglio dei morti e dei feriti provocati dalla serie di attentati avvenuti nella capitale francese!
Una piccola introduzione, prima di raccontare la giornata di lavoro, è però doverosa; l’organizzazione di questo evento è merito di un manipolo di Infermieri “artigiani”, in quanto non membri di qualche associazione, che si sono spesi per poter presentare ai Colleghi interessati, un momento di riflessione sull’argomento SICUREZZA in Sala Operatoria. Un grazie, sincero e sentito, va al Collegio IPASVI di Genova, nella persona del suo Presidente Gagliano Carmelo, che da subito ha creduto in questo progetto, fornendo risorse logistiche ed economiche, che hanno permesso il concretizzarsi di un’idea.
La giornata del Congresso è stata divisa in due fasi, la prima quella mattutina pensata per relazioni con un profilo maggiormente tecnico, la seconda, quella pomeridiana, con taglio dedicato alle abilità non tecniche (N.T.S.). Questa divisione-unione è stata voluta proprio per cercare di aumentare gli spazi di conoscenza e riflessione circa le competenze necessarie all’Infermiere di Sala Operatoria del terzo millennio.
La giornata, subito dopo il momento di raccoglimento, è iniziata con i saluti delle autorità, fra gli altri il Dottor Berti Riboli Francesco, Amministratore Delegato della Casa di Cura Villa Montallegro e il Dottor Rosso Matteo Presidente della Commissione Salute e Welfare della Regione Liguria.
La prima relazione è quella del Dottor Enrico Malinverno, Risk Manager A.O. Universitaria di Varese, per altro primo e, al momento, unico Infermiere in Italia a ricoprire questo ruolo. Il Collega compie una disamina precisa e puntuale sullo stato dell’arte del “rischio clinico” in ambito chirurgico, proponendo concetti e riferimenti tassonomici atti a inquadrare, con precisi punti di riferimento, l’argomento della giornata. Estremamente interessante è stata, anche, la disamina dei dati relativi alla tipologia di criticità rilevate in ambito peri-operatorio. Una relazione, che con parole semplici, ha reso facilmente comprensibili nozioni fondamentali.
Il secondo intervento è quello del Dottor Giuseppe Mancini, Presidente di A.I.S.O. (Associazione Infermieri di sala Operatoria e area chirurgica). Mancini relaziona la platea su un argomento importante come la CHECK-LIST operatoria. E’ nota a tutti la preparazione del Collega in merito, infatti la sua relazione risulta assolutamente esaustiva! Viene focalizzata l’attenzione su alcune criticità relative la compilazione del documento, ponendo in evidenza come il momento del TIME-OUT risulti, fra i tre, quello dove la compilazione pare avvenire con perizia non sempre irreprensibile, almeno concettualmente. Mentre i due momenti relativi al SIGN-IN e al SIGN-OUT paiono, oramai, essere stati ben metabolizzati dall’equipe chirurgica. Dalla relazione del Collega risulta esplicito come lo stato dell’arte, sul territorio nazionale, risulti ancora a macchia di leopardo.
Le prime due relazioni sono presupposto a un’ampia e meritevole di menzione discussione tra il pubblico e i due relatori. Le questioni poste dagli auditori fanno comprendere quanto noi Infermieri si sia sensibili a questi argomenti.
La terza relazione viene svolta dal Collega Antonio Fiorenza, membro del direttivo del Collegio IPASVI di Genova che parla in vece del Presidente Gagliano assente per motivi istituzionali. La sua relazione verte su un argomento tanto attuale quanto sentito, da noi Infermieri, come quello delle competenze avanzate; naturalmente vista la natura del Congresso, in ambito chirurgico.
Dopo una breve pausa caffè, i lavori della mattinata proseguono con la relazione di Cristina Maria Luisa, Professore associato DISSAL Università di Genova. La Professoressa ci parla degli standard ambientali, e dei loro requisiti, in sala Operatoria. Una relazione che fa comprendere, anche a chi non la conoscesse, la preparazione in merito della Professoressa. Vengono illustrate le varie tipologie di aereazioni e la gestione delle tecnologie ad esse predisposte. I dati illustrati rendono evidenti alcune nozioni che in realtà dovrebbero già, da tempo, risultare metabolizzate, come l’importanza di eseguire le procedure chirurgiche a “porte chiuse”. Viene posto in risalto come e quanto le differenze di comportamento incidano sulle infezioni chirurgiche; in maniera così tanto evidente da non permettere discussione in merito.
A seguire, la relazione della Dottoressa Angela Battistini, Coordinatore infermieristico U.O. igiene IRCCS-AOU SAN MARTINO-IST di Genova, che parla della sanificazione ambientale nelle aree ad alta e bassa carica microbica. La relazione risulta importante e complementare a quella precedente. Vengono poste in rilievo, fra le altre cose, le responsabilità, da parte del personale infermieristico e dei Coordinatori, del controllo della corretta operatività e dell’adesione alle procedure operative da parte del personale dedicato alla sanificazione, anche in regime di outsourcing.
La discussione relativa alle ultime due relazioni risulta molto vivace, alcune Colleghe cercano di mettere in evidenza, supposte dicotomie, tra la teoria e le aderenze alla pratica.
La fine della discussione coincide con la fine della prima parte dei lavori, che riprendono alle ore 14.00, con spazio dedicato alle competenze non tecniche.
Apre i lavori la, breve, relazione sulla “consapevolezza istituzionale” di Albano Fabio, Vice-Coordinatore del blocco operatorio della Casa di Cura Villa Montallegro. La sua relazione, volutamente breve, ha la funzione di ponte fra le due fasi congressuali, la mattina che ha visto prevalere gli aspetti tecnici e il pomeriggio incentrato sulle competenze non tecniche, ma ha pure la funzione di prologo alla successiva relazione, del Prof. Bracco. Nella relazione Albano cerca di rendere noti alcuni aspetti, non tecnici, relativi all’approccio chirurgico da parte del personale tutto. Si cerca di porre in evidenza l’importanza della previsione degli stati futuri, ma anche di aspetti maggiormente noti come l’importanza della concentrazione, dell’ordine, del lavoro di gruppo, il tutto nell’intento di fornire indicazioni rilevanti nel momento in cui si presentassero variazioni a carattere di urgenza/emergenza o stati non noti.
Finita la presentazione di Albano, la parola passa al Prof. Fabrizio Bracco Ricercatore in Psicologia Generale Università degli Studi di Genova, che tiene una “magnifica” relazione dal titolo: “ L’errore in sala operatoria: sviluppo di un approccio sistemico per prevenirlo, contenerlo, mitigarlo”. Il Professore uno dei maggiori esperti di errore nei sistemi complessi e fautore della teoria della resilienza, ha reso attraente e comprensibile argomenti di non facile intendimento come quelli relativi al Pensiero Sistemico e alle N.T.S. Ha utilizzato alcuni bervi video sulla percezione e sull’attenzione che hanno catturato l’interesse del pubblico in sala, come difficilmente accade nelle sessioni post prandiali. L’interesse degli auditori si è manifestato, anche, attraverso la nutrita discussione e la richiesta di contatti personali.
A seguire, la relazione dei Colleghi Daniela Schenone e Luca Cozzolino, Infermieri presso IRCCS-AOU SAN MARTINO-IST dal titolo: Informazione ed educazione preoperatoria al Paziente chirurgico. Cozzolino ha avuto la capacità e il merito di porre l’attenzione su alcuni aspetti etici che sino a quel momento nessuno aveva ancora posto in essere. La dedizione del Collega agli aspetti etici e comportamentali nei confronti del Paziente è diventata una sua peculiarità e caratteristica personale. L’altra parte della relazione è stata svolta dalla Collega Schenone, che ha illustrato un bellissimo progetto di integrazione tra le cure ospedaliere e quelle territoriali in alcuni Pazienti chirurgici selezionati. Lo studio, multicentrico, vedi impegnate tre aziende ospedaliere: SAN MARTINO- IST, SANT’ANDREA di SPEZIA e l’AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI PISA e prevede l’integrazione ospedale-territorio nei casi di chirurgia colo-rettale in regime di fast-track. Questo progetto è altamente attraente e propositivo e con una visione rivolta alla sanità del futuro.
Chiude i lavori il Collega Stefano Falossi, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. La scelta di chiudere con questa relazione è voluta, nell’intento di gettare un ponte verso il futuro, visto che il Collega ci racconta la sua esperienza di Infermiere esperto di chirurgia robotica. La sua, volutamente, breve e semplice relazione ha reso chiari concetti e aspetti noti a pochi Colleghi presenti in sala. Le domande degli auditori a Falossi sono tante e tutte dettate dalla curiosità che un tipo di chirurgia così avveniristica, ma futuribile, scatena. Bravo il collega pisano a semplificare un argomento così tecnologico e complesso.
La fine dei lavori avviene con i saluti e ringraziamenti da parte degli organizzatori, anche attraverso una frase monito: LA SICUREZZA E’ UNA CONDIZIONE CHE NON SI RAGGIUNGE MAI…
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