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Ipasvi e Ministero potrebbero siglare l'accordo per la figura dell'Infermiere Specialista

di Gianluca Auriemma

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REDAZIONE. L'Ipasvi e le Organizzazioni Sindacali hanno dato il via libera alla nuova proposta del Tavolo Ministero-Regioni approdata nella Conferenza Stato Regioni. Promozione delle competenze professionali, di una formazione in grado di dare maggiore autonomia e sviluppo omogeneo dei modelli organizzativi del Servizio Sanitario Nazionale. Questi i principali cambiamenti che dovrebbero essere messi in atto nella Conferenza che si terrà a Roma il 7 Febbraio.

 

Nell'ordine del giorno della Conferenza la riorganizzazione della professione infermieristica non compare, ma fonti sindacali e professionali, oltre al tam tam sui vari giornali, ci dicono che l'accordo dovrebbe essere trattato e firmato.

 

Le novità riguardano le modalità e percorsi per lo sviluppo delle competenze professionali e Governo dell’evoluzione professionale, formativa e organizzativa nel Ssn.

 

Finalmente ci saranno tutte le condizioni per far partire la figura dell'Infermiere Specialista. Ricordiamo che è una figura già prevista dall’articolo 6 della legge 43/06. Ora si avrà la possibilità di arricchire le competenze in materie specifiche. Ricordiamo che è una modalità che già avviene per i Medici, con la differenza che per gli Infermieri sarà suddivisa in macro-aree e non in aree specialistiche.

 

Queste le aree di intervento :

  • AREA CURE PRIMARIE - SERVIZI TERRITORIALI/DISTRETTUALI
  • AREA INTENSIVA E DELL'EMERGENZA URGENZA
  • AREA MEDICA
  • AREA CHIRURGICA
  • AREA NEONATOLOGICA E PEDATRICA
  • AREA SALUTE MENTALE E DIPENDENZE

Le Regioni definiranno, entro 180 giorni dall'entrata in vigore dell'accordo, con le Università i percorsi attuativi e i criteri per riconoscere pregresse specifiche esperienze nonchè i percorsi formativi aziendali o regionali ai fini dell'attribuzione dei crediti formativi.

 

Verranno anche rivisti i piani di studio delle Lauree, delle Lauree Magistrali e dei Master Universitari di I e II livello.

 

Altra importante novità dovrebbe essere l'abbattimento della lista delle competenze attribuibili agli Infermieri nelle 6 aree. Una lista che, sottolineiamo a ragione, l'Ipasvi e le Organizzazioni Sindacali vedono come un retaggio del mansionario abolito con la Legge 42 del 1999.

 

Saranno poi gli accordi regionali e aziendali ad indicare quale competenze strettamente mediche potranno essere svolte anche dagli Infermieri.

 

Importante riconoscimento viene dato alle Regioni Toscana ed Emilia Romagna per le loro esperienze moderne e uniche nel territorio Italiano. I loro modelli saranno ricondotti alle modalità e ai percorsi definiti dal presente accordo. L'obiettivo è arrivare ad una uniformità di modelli organizzativi per tutte le Regioni Italiane.

 

E' stata redatta una relazione illustrativa che va a completare l'accordo. Questi i contenuti significativi :

"Investire nella professione Infermieristica ponendo le basi per una nuova autonomia e responsabilità professionale... l'insieme degli operatori che costituendo l'interfaccia principale tra il sistema e i cittadini assumono un ruolo centrale nella realizzazione di risposte di qualità......diviene rilevante la capacità di relazionarsi pro-attivamente nell'intento di fornire appropriate prestazioni e costruire un clima lavorativo che favorisca comprensione, partecipazione, e riconoscimento/valorizzazione di ogni specifico apporto professionale".

 

Nella relazione, infine, viene chiesto di introdurre un sistema di meccanismi di progressioni di carriera e di valorizzazione professionale capaci di riconoscere il valore e il contributo del professionista.

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