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Iniezioni Intravitreali: Competenza Infermieristica

di Alberto Ravaioli

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Bruxelles. La problematica nasce dopo l'introduzione delle iniezioni intravitreali di farmaci antivascolari (anti-VEGF= vascular endotelial growth factor) per il trattamento delle degenerazioni maculari con neovascolarizzazioni legate all’età, che naturalmente abbassano la capacità del soggetto di vedere nelle normali attività della vita (leggere, guidare ecc.).

 

È recente la polemica in Italia e in Europa sui farmaci Avastin e Lucentis usati proprio in queste patologie.

La popolazione che necessita di tali terapie diventa sempre più numerosa e i medici oculisti non sono in grado di sostenere un aumento così notevole di attività, tanto che anche su tale attività si è innescato un meccanismo di attività libero-professionale.


Sulla rivista Eye, è stata riportata una esperienza sulla possibilità che questa attività, le iniezioni intravitreali, possono essere eseguite anche da personale sanitario infermieristico, opportunamente aggiornato e formato.


Riporta il lavoro che su circa 4000 procedure eseguite da infermieri formati, non si registrarono aumenti di effetti collaterali particolari e la soddisfazione dei pazienti raccolta dopo la procedura, si rivelò buona.


Questa esperienza dimostra che può esistere una integrazione fra Medici e Infermieri nella somministrazione di farmaci intravitreali.

 

Editorialista
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