Rianimazione
Dopo l'ambulanza sequestrata dai parenti della vittima di un incidente stradale e i calci al basso ventre ai danni di un infermiere, oggi il familiare di un paziente non condivide la scelta dell'ospedale dove portare il ferito e se la prende con gli operatori dell'ambulanza. "Stavo praticando un Ecg ad un anziano in codice giallo – racconta un'infermiera - quando da un’ambulanza appena arrivata esce un collega con il volto insanguinato. A procurargli la ferita (sette punti di sutura e una prognosi di 25 giorni) una testata con il casco da parte di un parente dell’infermo trasportato".
Napoli, 7 punti di sutura per l'infermiere preso a testate con un casco
Due in 48 ore. Solo al Cardarelli. Tre in due giorni se si considera anche il sequestro dell’autoambulanza di domenica scorsa al Vecchio Pelligrini.
È la conta aggiornata di aggressioni, sequestri, intimidazioni ai danni di infermieri dei pronto soccorso e del 118 a Napoli. Complessivamente, dall’inizio dell’anno siamo a quota 39.
L’Ordine degli infermieri di Napoli ha già annunciato che si costituirà parte civile in un eventuale processo. Dopo l'ambulanza sequestrata dai parenti della vittima di un incidente stradale e i calci al basso ventre ai danni di un infermiere, oggi il familiare di un paziente non condivide la scelta dell'ospedale dove portare il ferito e se la prende con gli operatori dell'ambulanza.
Dopo i calci al basso ventre, il sequestro di un’autolettiga, oggi siamo alla follia pura con i familiari che pretendono di scegliere l’ospedale più gradito. L’Ordine farà fino in fondo la sua parte.
Siamo naturalmente al fianco del collega Salvatore per ogni aspetto di nostra competenza e abbiamo già deliberato che ci costituiremo parte civile in un eventuale processo.
Aurora Menna, infermiera di triage: Salva solo grazie ai colleghi
A Nurse24.it racconta tutto Aurora Menna, infermiera addetta al triage del Pronto soccorso del Cardarelli, che solo per un pelo non è stata anche lei vittima dell’ennesima aggressione: Stavo praticando un Ecg ad un anziano in codice giallo – racconta - quando da un’ambulanza appena arrivata esce un collega (Salvatore) con il volto insanguinato. A procurargli la ferita (sette punti di sutura e una prognosi di 25 giorni) una testata con il casco da parte di un parente dell’infermo trasportato, che invece stava apparentemente bene, cosciente, deambulava e minacciava. Al punto che quando ha sentito che stavo per chiamare le forze dell’ordine mi ha inseguita e minacciata lungo i corridoi del pronto soccorso. Solo grazie all’aiuto dei colleghi sono riuscita a sottrarmi al peggio, restando però blindata in una stanza della ricezione
.
Tutto è iniziato stamattina all’alba. La chiamata al 118 risale alle ore 6.45. Anche stavolta per incidente stradale, a via Provinciale Santa Maria a Cubito. Vengono inviate due unità, Scampia in prima battuta e successivamente Pietravalle.
Scampia trasporta il primo paziente (quello più grave) senza troppi problemi. Un astante, all'arrivo di Pietravalle, invece, incomincia a fare storie riguardo l'ospedale di destinazione, il Cardarelli. Dalle parole si passa ai fatti, l'astante sferra una testata in pieno volto all'infermiere che ne avrà per 25 giorni.
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?