Integrazione, competenza, innovazione. Ecco le tre parole chiave del Congresso Nazionale sull’emergenza-urgenza tenutosi nei giorni 4, 5 e 6 aprile 2019 a Riccione. In un ambito complesso come quello dell’area critica, fondamentale è l’integrazione multiprofessionale che vede infermieri e medici, ognuno con competenze differenti ma complementari, integrarsi e confrontarsi nel bene dell’assistito, destinatario delle cure e dei servizi.
Emergenza-urgenza, 3 giorni di confronto e formazione a Riccione
Medici e infermieri quali attori integrati in un percorso unico e complementare basato su competenze che perseguono l’obiettivo comune di fornire la miglior risposta alle richieste di salute dei cittadini, pur nelle infinite combinazioni delle variabili organizzative.
Questo il razionale del Congresso Nazionale organizzato da FORMAT e che vede la direzione scientifica di Andrea Andreucci e Nicola Colamaria, infermieri in emergenza dell’Ausl Romagna.
Un evento unico nel suo genere, 400 professionisti sanitari si sono confrontati con oltre 60 relatori che si sono alternati nelle sei sessioni, seguite da tre workshop previsti da programma.
Integrazione, competenza, innovazione in tavola
Centro dell’evento sono stati gli argomenti in tema di integrazione professionale, competenza ed innovazione, dibattuti specialmente durante la tavola rotonda che ha visto partecipare 9 esponenti in rappresentanza di medici, infermieri e cittadini.
Si è passato poi a parlare del tema controverso dei confini professionali. A fronte delle sempre più numerose specializzazioni, qual è una strategia per valorizzare queste componenti dei professionisti dell’emergenza?, chiedono i moderatori. Una risposta, condivisa da quasi tutti i relatori, arriva da Massimo Mandò, medico Direttore emergenza urgenza della Asl Toscana sud-est Formazione. L’unico modo per crescere e acquisire competenze è attraverso la formazione.
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