Asma e anafilassi rientrano nelle circostanze speciali dell’Als, per le quali l’arresto cardiaco o il periarresto richiedono un trattamento aggiuntivo e/o diversificato.
Als in circostanze speciali: Asma
L’ACR nel paziente asmatico insorge solitamente quale evento terminale dopo prolungata ipossiemia; non raramente può essere causato da complicanza della crisi asmatica quale pneumotorace iperteso.
La gestione del paziente in ACR non varia rispetto all’algoritmo; logicamente se diagnosticato un PNX iperteso questo andrà immediatamente trattato con detensione tramite ago seguita immediatamente da drenaggio toracico con tubo toracostomico o minitoracotomia.
Ma il più delle volte il paziente con crisi asmatica sarà in condizione di periarresto e richiederà una aggressiva gestione per bloccarne l’evoluzione verso l’ACR.
Trattandosi di situazione di severa ipossia il cardine della terapia è la somministrazione di O2 per raggiungere valore di SO2 non inferiore al 92%; broncodilatazione deve essere ottenuta con Beta agonisti short acting, tipo salbutamolo nebulizzato alla dose di 5 mg ripetibili in continuo fino alla risoluzione del quadro clinico. Non esistono evidenze sulla maggiore efficace dell’associazione salbutamolo-ipratropio bromuro alla dose di 0.5 mg
L’infusione endovenosa di steroidi può essere efficace nell’evitare la ricomparsa della sintomatologia, ma non aiuta nella fase dell’emergenza, avendo comunque un tempo di latenza più o meno lungo a seconda del tipo di cortisonico usato.
In caso di refrattarietà alla terapia possono essere somministrati 2 gr ev di magnesio solfato. Nei casi più gravi è necessario ricorrere all’adrenalina, con potente azione broncodilatatrice; le linee guida ne prevedono la somministrazione per via inalatoria, per via intramuscolare ed endovenosa.
Se davvero necessaria in condizioni di emergenza avremo bisogno che agisca nel minor tempo possibile; ecco quindi che la via endovenosa si dimostrerà da questo punto di vista la scelta migliore.
Per minimizzarne gli effetti collaterali un valido metodo di infusione è ottenere una diluizione 1:100.000 mettendone 1 fl da 1 mg in una fisiologica da 100 cc e somministrare poi boli ripetuti di 10 cc di tale soluzione.
Als in circostanze speciali: Anafilassi
Analogo trattamento nei pazienti affetti da anafilassi, nei quali l’adrenalina assume una funzione ancora più importante, trattandosi di situazione che mette a rischio la pervietà della via aerea.
In questa categoria di pazienti, in presenza di iniziale compromissione della via aerea, sarà necessaria la immediata somministrazione di adrenalina ev e la precoce intubazione oro tracheale.
Trattandosi di reazione allergica un ruolo fondamentale nella terapia è assunto dagli antistaminici anti-H1 (clorfenamina 109-20 mg ev in bolo lento) e dai bloccanti H2 (ranitidina 50-100 mg ev)
In presenza di shock anafilattico, aggressiva infusione di cristalloidi a boli ripetuti di 2 litri ed adrenalina in infusione continua; nei pazienti che non rispondano a tale trattamento, soprattutto se in terapia con beta bloccanti, utili boli ev ripetuti ogni 5 minuti di glucagone 1-2 mg.
In conclusione è necessario porre l’attenzione su come il precoce riconoscimento dei segni e sintomi di queste circostanze speciali - spesso causa di ACR in pazienti giovani - e il loro adeguato trattamento possa evitare la evoluzione del quadro clinico verso l’arresto cardiaco.
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