Alla cura delle ferite croniche è da imputarsi quasi il 4% dei costi totali del Servizio sanitario nazionale. Il sistema BioFotonico, presentato per la prima volta in Italia in questi giorni, potrebbe rappresentare una svolta verso l'ottimizzazione dei costi nella risoluzione della cura di piaghe e ferite difficili.
Ferite croniche, per la cura se ne va il 4% della spesa totale del Ssn
In particolare, i costi assorbiti dalla cura di piaghe e ferite sono generati per il 15-20% dall'acquisto dei materiali da medicazione; per il 30-35% dal tempo per personale infermieristico (tra cui gli infermieri esperti in wound care) e il rimanente 50% sono invece generati dall'ospedalizzazione.
Le percentuali, poi, sono in aumento considerando che i 2 milioni di italiani affetti da ulcere da pressione incidono sui costi della sanità pubblica per quasi 1 miliardo di euro l'anno. Quanto alla piaga da decubito (tra le più diffuse), questa decuplica la presenza di malati in ospedale, aumenta di 4 volte il rischio di morte, tende alle recidive nel 70% dei casi e permane sotto forma di invalidità nel 30%.
Questi dati sono emersi ieri nel corso di un incontro a Roma, presso Palazzo Giustiniani, che è stato l'occasione per presentare per la prima volta in Italia il sistema BioFotonico, che promette di ottimizzare i costi nella risoluzione della cura di piaghe e ferite difficili.
Il sistema Biofotonico, conforme alla direttiva Europea sui dispositivi medici, è composto da una lampada multi led che emette luce monocromatica blu e da un gel topico arricchito con molecole fluorescenti (cromofori) che fungono da foto-convertitori.
L'Italia a volte ha difficoltà nell'affrontare i costi sanitari e a capire quale sia il loro livello. Quello delle ferite gravi e difficili è uno dei temi principali, perché non si riesce a quantizzare in maniera chiara, quindi oggi trovare delle forme e delle tecnologie che in qualche modo accelerino questo processo e aiutino a ridurre i tempi è sicuramente un grande passo avanti, sia sul piano del sistema sanitario sia su quello del rapporto personale con il malato, cioè con un uomo in sofferenza e con ansie che noi dobbiamo risolvere nei tempi più rapidi possibili
.
Lo ha detto Raffaele Calabrò (Ap), membro della commissione Affari sociali della Camera, interpellato dall'agenzia Dire a margine del convegno “La cura di piaghe e ferite difficili. Il sistema biofotonico”, ieri a palazzo Giustiniani.
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?