Dolore ridotto del 60%, infezioni diminuite del 45% e tempi di guarigione più rapidi del 35%. Sono i risultati dell'implementazione del protocollo Wound Hygiene registrati presso l’ambulatorio infermieristico dell'AOU Sant’Andrea di Roma che, in questo modo, rivoluziona il trattamento delle lesioni cutanee croniche. Un approccio innovativo e centrato sul paziente, che si dimostra in grado di migliorare qualità della vita ed aderenza terapeutica.
Le lesioni cutanee croniche rappresentano una sfida complessa per i professionisti sanitari. Secondo recenti studi epidemiologici, le malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo rappresentano una significativa causa di disabilità contribuendo, a livello globale, al 1,79% del carico globale di malattia, misurato in anni di vita aggiustati per disabilità (DALY)1.
In Italia, si stima che circa il 2-3% della popolazione soffra di ulcere cutanee, con un impatto notevole sulla qualità della vita dei pazienti e sui costi sanitari2.
Misurabilità dei benefici
Tempi di guarigione ridotti del 35% rispetto ai metodi tradizionali, come confermato dai dati pubblicati nel documento di sperimentazione in vivo del Wound Hygiene3 e risparmio economico, grazie ad una minore necessità d'interventi invasivi ed al miglioramento significativo della qualità di vita del paziente.
Ho avuto modo di osservare come alcune attività del protocollo Wound Hygiene - quali la cura della cute perilesionale - fossero già praticate in precedenza. Tuttavia, l'integrazione sistematica e metodica di queste attività nel protocollo ha portato a risultati ancora più efficaci ed evidenti.
Fabio (nome di fantasia), un paziente che ha seguito il protocollo Wound Hygiene, ha condiviso la sua esperienza:
Ero stupito dalla precisione e dall'efficacia del protocollo. Grazie a questo trattamento, sono riuscito a riappropriarmi della mia vita nonostante la lesione.
La mia condizione è migliorata notevolmente da quando ho iniziato questo percorso, e ora posso svolgere le mie attività quotidiane con maggiore facilità.