Creare un percorso condiviso di trattamento delle lesioni che possa ridurre la variabilità e implementare l’appropriatezza. È l’obiettivo che ha mosso il Team Vulnologico dell’Ospedale Mauriziano di Torino nel creare un progetto formativo basato sui principi della wound bed preparation e del Wound Hygiene, supportato dalla contestuale creazione di un algoritmo inserito in Cartella Clinica Elettronica Informatizzata (CCEI) in grado di guidare l’operatore nella scelta di trattamento locale più appropriata in quel momento. Questo perché un percorso condiviso di trattamento delle lesioni può tradursi in un aumento della qualità della vita dei pazienti, un risparmio per l’Azienda e una maggiore soddisfazione degli operatori coinvolti.
Progetto formativo per uniformità percorsi di cura: il modello Mauriziano
Il problema delle lesioni non healing è un problema rilevante nei pazienti ospedalizzati e comporta una notevole spesa sanitaria.
Una gestione non tempestiva e/o inappropriata delle lesioni cutanee e del percorso del paziente vulnologico può comportare:
- un aumento nell’utilizzo di antibiotici
- un utilizzo non efficiente delle risorse
- ritardi nelle dimissioni
- effetti negativi sulla qualità di vita delle persone
Un approccio non condiviso e le scarse conoscenze del personale, quindi, possono incidere negativamente sugli esiti dei pazienti. Anche in vulnologia il futuro passa da formazione e competenze.
Lo sanno bene Sabrin Abd el khalek (infermiera specializzata in wound care - referente Team Vulnologico A.O. Mauriziano), Salvatore Piazza (chirurgo vascolare – responsabile clinico Centro Vulnologico A.O. Mauriziano), Fabrizio Lorenzo Luca Martin ed Ersilia Balduzzi (infermieri specializzati in wound care - Team Vulnologico A.O. Mauriziano), autori dell’ambizioso progetto che punta a sviluppare un approccio comune nella presa in carico dei pazienti vulnologici, incentivare l’utilizzo della CCEI e ottimizzare utilizzo e distribuzione delle medicazioni avanzate secondo criteri di appropriatezza.
Un algoritmo per la scelta di trattamento
Il progetto prevede l’introduzione di un algoritmo nella CCEI, pensato per assistere gli operatori sanitari nella scelta del trattamento locale più idoneo. L’algoritmo guida il professionista attraverso campi dettagliati per la descrizione delle lesioni, promuovendo una gestione più uniforme e consapevole, senza sottrarre autonomia decisionale.
L’approccio Wound Hygiene
Al centro della formazione è posto il concetto di Wound Hygiene, un approccio strutturato che enfatizza la pulizia e la preparazione del letto della ferita per prevenire la cronicizzazione.
La strategia si focalizza su un intervento proattivo, mirato a superare le barriere alla guarigione e a migliorare la qualità complessiva del trattamento. L’adozione di questo modello evita ritardi nella cura appropriata, riducendo le complicanze e migliorando gli outcome del paziente.
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