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Area chirurgica

Infermieristica in ortopedia

di Giuseppe Russo Tiesi

L'assistenza infermieristica al paziente in ortopedia è diventata negli anni sempre più importante visti i dati epidemiologici sull’aumento dell’aspettativa di vita e il conseguente aumento delle fratture cosiddette da fragilità. Un’altra percentuale non meno importante riguarda le fratture da trauma, che a seconda della gravità devono essere trattate nel più breve tempo possibile. L’infermiere di ortopedia svolge un ruolo chiave nell’équipe in quanto è il fulcro dell’assistenza e della programmazione - insieme ai diversi professionisti, al paziente e al caregiver - dei percorsi di riabilitazione e di dimissione.

Profilo di posto dell’infermiere di ortopedia

Questo professionista svolge la propria professione in strutture sanitarie pubbliche o private, in ambulatori convenzionati o in libera professione. L’unità operativa di Ortopedia e Traumatologia si caratterizza, in genere, per la stabilizzazione di una o più fratture che sono trattate chirurgicamente o con immobilizzazione attraverso apparecchi gessati che aiutano a formare il cosiddetto “callo osseo".

In questo senso è fondamentale la figura infermieristica soprattutto nella gestione del dolore attraverso le comuni scale di valutazione e nella mobilizzazione attraverso interventi educativi che si esplicano nelle comuni attività di vita quotidiana nei diversi setting assistenziali.

Momento cruciale risulta l’arrivo in reparto dal Pronto soccorso in quanto è lì che avviene l’inquadramento clinico-assistenziale che permette di valutare e creare un piano di assistenza che possa portare a una dimissione e una riabilitazione precoci.

L’infermiere di ortopedia prende in carico il paziente attraverso:

  • Un’accurata raccolta dati dal paziente stesso o dal caregiver
  • Un’osservazione testa-piedi volta a valutare lesioni da trauma o da pressione
  • La valutazione dell'arto o degli arti con frattura per capire eventuali movimenti di abduzione o adduzione
  • La presenza di sensibilità, di circolo e di movimento dell'arto fratturato
  • Valutazione del dolore attraverso le comuni scale in uso nelle unità operative e gestione di esso
  • Preparazione all’intervento attraverso canalizzazione, rimozione di monili, controllo della documentazione in cartella clinica e introduzione di catetere vescicale in interventi che lo richiedono

Al ritorno dalla sala operatoria è importante inquadrare il paziente sotto diversi aspetti:

  • Stato di coscienza e parametri vitali
  • Controllo della ferita chirurgica e di eventuali drenaggi
  • Controllo ed esecuzione delle prescrizioni terapeutiche ed eventuali esami ematochimici
  • Valutazione del dolore, monitoraggio della diuresi e della ripresa della sensibilità, del movimento e del circolo dell'arto operato

Svolge un ruolo chiave nell’équipe in quanto è il fulcro dell’assistenza e della programmazione - insieme ai diversi professionisti, al paziente e al caregiver - dei percorsi di riabilitazione e di dimissione.

Formazione dell’infermiere in ortopedia

Questo professionista è in possesso della Laurea in Infermieristica e può frequentare il Master di primo livello in assistenza Infermieristica in ortopedia e traumatologia, della durata di un anno (60 CFU - crediti formativi universitari), che si propone di formare professionisti con un grado elevato di conoscenze nell’ambito dell’assistenza infermieristica a pazienti con patologie di natura ortopedica o traumatologica.

La formazione prevede un percorso teorico, pratico, di stage e di project work finale. Alla fine del percorso si acquisiranno conoscenze da spendere nel reparto, in Pronto soccorso, in sala gessi e negli ambulatori specialistici del settore ortopedico.

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