La cordocentesi o funicolocentesi, consiste nel prelievo di sangue fetale dal cordone ombelicale, per escludere la presenza di disturbi genetici, infezioni o malattie rare. La cordocentesi è anche utilizzata per la somministrazione di farmaci o sangue al feto. Questa tecnica invasiva, è ormai in disuso perché “sostituita” da esami come l’amniocentesi e la villocentesi
I rischi della cordocentesi
Rispetto alle altre procedure, tale indagine invasiva comporta un maggiore numero di rischi:
sanguinamento del feto nel punto in cui è stato inserito l’ago. Si tratta della complicazione più frequente. Se si verifica un sanguinamento pericoloso per la sopravvivenza del nascituro può essere raccomandata una trasfusione
ematoma del cordone, consiste in una raccolta di sangue del feto, all’interno del cordone ombelicale, che può verificarsi durante o dopo la cordocentesi. Nella maggior parte dei casi, il nascituro non presenta alcun disturbo, in altri può verificarsi una riduzione temporanea della frequenza del battito del cuore.
riduzione temporanea della frequenza del battito del cuore del feto
infezioni uterine o fetali
sanguinamento materno-fetale, il sangue fetale, a seguito della cordocentesi, può entrare in contatto con quello materno ma l’entità del sanguinamento è, in genere, molto contenuta
rischio aggiuntivo di aborto, rispetto al rischio di aborto spontaneo presente in ogni gravidanza, che può arrivare fino a circa il 2%, sebbene non siano disponibili dati che permettano una stima esatta di tale complicazione
Quali risultati?
I risultati della cordocentesi sono, di solito, disponibili in pochi giorni. Forniscono una risposta di tipo “sì” o “no” per la presenza di anomalie genetiche come, per esempio, la sindrome di Down, o di alcune malattie del sangue, come la malattia emolitica del neonato o di infezioni fetali. In caso di presenza di infezioni o anemie fetali, il ginecologo di riferimento valuterà le opzioni di cura.
In caso di anomalie cromosomiche o di altre malattie congenite del feto, la consulenza genetica può essere d’aiuto nel fornire alla coppia tutte le informazioni utili per favorire decisioni appropriate.
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