Quello dell’Operatore socio sanitario non è solo un lavoro gravoso, ma usurante. Lo scrivono, chiedendone riconoscimento formale, la federazione Migep e il Sindacato professionale SHC Oss al ministro della Salute. Queste figure sono sospese a metà strada tra l’essere tecnici e essere professionisti sanitari - si legge nella lettera - Per quanto tempo ancora vedremo negati i diritti di queste professioni?
Migep e SHC scrivono a Grillo: Oss sia riconosciuto come lavoro usurante
Continua la battaglia dei rappresentanti della categoria degli operatori socio sanitari per il riconoscimento del loro lavoro come lavoro usurante.
L’articolo 1 del dlsg 67/2011 – scrivono in una nota congiunta la federazione Migep e il sindacato di categoria SHC - stabilisce quali sono i lavori cosiddetti usuranti, ossia quelle attività che richiedono un impegno fisico e mentale particolarmente elevato da giustificare un accesso anticipato al trattamento pensionistico rispetto alle altre categorie di lavoratori.
Solo che, ad oggi, non ci sarebbero notizie in merito ad ulteriori sviluppi riguardanti la tutela degli OSS come lavoratori usuranti, nonostante il loro sia un mestiere talmente delicato da essere stato incluso tra quei lavori gravosi che almeno fino al 2018 saranno coperti dall’Ape sociale.
Per Migep e SHC la definizione nell’attuale legislazione di “lavoro usurante” va rivista specie nel contesto assistenziale, mentre quella di “lavoro gravoso” è ingiustamente limitata al “personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzati in turni” e non tiene conto di altre figure che subiscono lo stesso stress lavorativo
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Notti in completa solitudine e senza infermieri - secondo Migep e SHC - evidenziano che l'Oss è coinvolto nell'attività lavorativa e professionale non solo dal punto di vista "tecnico", come operatori, ma come parte attiva al processo di assistenza. Anche dal punto di vista dell'esposizione ad agenti contaminanti e infettivi nelle attività quotidiane e da quello psicologico gli Oss sono esposti a grande rischio.
Per questo la lettera indirizzata al ministro della Salute Giulia Grillo ha l’obiettivo di arrivare a garantire riconoscendo le specifiche professionalità, parità di trattamento a tutti gli operatori nel mondo sanitario e socio sanitario senza discriminazione, superando i vuoti normativi che si sono accumulati nel tempo, attraverso dei decreti attuativi affinché gli OSS, gli Infermieri Generici e Puericultrici – Asa - Osa ecc, che svolgono all’interno del sistema assistenziale mansioni precise e ruoli che non possono che ricadere fra i lavori usuranti
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