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Sindacato

Assistente infermiere, Cisl Fp: opportunità da non sprecare

di Redazione

La figura dell'Assistente Infermiere rappresenta una potenziale svolta per il sistema sanitario italiano. Essa può essere una opportunità che rischia, tuttavia, di essere sprecata se non gestita correttamente. Così il segretario nazionale della Cisl Fp, Roberto Chierchia, commenta in una nota l'istituzione di questa nuova figura professionale precisando che l'organizzazione sindacale aveva manifestato la volontà di contribuire a strutturare, insieme ad altre sigle confederali, già nel corso di un tavolo di confronto con il Ministero della Salute e della conferenza Stato Regioni nel 2023. Riteniamo essenziale un confronto partecipativo per evitare di creare una figura che non riesca a rispondere né alle esigenze del sistema sanitario né a quelle dei giovani che desiderano intraprendere questa carriera – precisa -.Chiediamo pertanto che sia aperto subito un dialogo continuo con le organizzazioni sindacali perché solo attraverso una corretta strutturazione delle figure professionali ed una valorizzazione economica adeguata possiamo garantire la sostenibilità del sistema e il successo delle riforme previste.

Chierchia, Cisl Fp: Aprire confronto con sindacato sulle competenze

Roberto Chierchia, segretario nazionale Cisl Fp

L'obiettivo non è quello di danneggiare le carriere degli infermieri e degli operatori sociosanitari (Oss) ma piuttosto di integrarne i percorsi di crescita, spiega illustrando il parere espresso dalla Cisl alle istituzioni già nell'incontro del giugno 2023.

Vogliamo creare una figura che arricchisca il sistema sanitario pubblico e privato, fornendo nuove opportunità professionali, rimarca precisando che la figura dell'Assistente infermiere è già presente in molti sistemi sanitari internazionali dove ha trovato un suo spazio giuridico ed operativo senza creare conflitti di competenze.

Questa figura potrebbe migliorare l'efficienza anche del nostro sistema ma soltanto se affiancata ad una adeguata valorizzazione economica e contrattuale per tutti i professionisti sanitari, con l'obiettivo altresì di evitare sovrapposizioni o conflitti di competenze che potrebbero portare ad inutili contenziosi legali, precisa ritenendo che tale valorizzazione sia fondamentale per rendere attrattive e competitive a livello europeo le posizioni lavorative di tutto il comparto sanitario italiano.

Non possiamo permetterci di perdere ancora professionalità verso altri Paesi. La crescita e la stabilizzazione delle competenze sono il pilastro per garantire ai cittadini un'assistenza sanitaria di qualità – ribadisce -. Affinché l'implementazione di questa nuova figura possa avere successo, serve tuttavia una contestuale rivisitazione sia del profilo dell'infermiere che dell'Oss, precisa concordando con il parere del Presidente della Conferenza Stato-Regioni, Massimiliano Fedriga, secondo il quale occorre riflettere sulle competenze di tutte le professioni sanitarie per ampliare l'utilizzo dei professionisti così da dare maggiori risposte ai cittadini e nel contempo alleggerire i medici da alcune incombenze che li distolgono dalla loro attività.

Agli infermieri occorre riconoscere la specializzazione infermieristica ed una adeguata integrazione contrattuale e salariale. Occorre revisionare anche il profilo dell'Oss, adeguando le ore di didattica, formazione ed aggiornamento professionale e ponendo attenzione al perimetro delle competenze affidate, spiega delineando le proposte avanzate per migliorare il testo dell'Accordo che sono state però accolte soltanto parzialmente.

Nella bozza di Accordo manca completamente un chiaro inquadramento contrattuale per l'Assistente Infermiere, denuncia Chierchia ritenendolo un aspetto preoccupante considerando che le trattative per il rinnovo del CCNL 2022-2024 del comparto sanità sono in pieno svolgimento.

Abbiamo chiesto che l'Assistente infermiere venga inquadrato nell'Area degli Assistenti, con uno specifico incarico che ne definisca chiaramente il ruolo. È inoltre fondamentale che siano verificati i livelli retributivi in modo che siano in linea con quelli previsti dal CCNL della sanità pubblica, puntualizza esortando le Regioni ad attuare tali controlli durante la fase di accreditamento delle aziende sanitarie private, dove tra l'altro si continua ad osservare il rifiuto da parte dei datori di lavoro di rinnovare i contratti collettivi sino ad oltre i 12 anni, motivo per cui è stato proclamato per il prossimo 23 settembre uno sciopero nazionale.

Un'altra proposta avanzata dalla Cisl Fp riguarda l'esenzione dei costi di formazione per l'Assistente infermiere e l'estensione della normativa sulla responsabilità professionale affinché questa nuova figura professionale non sia esposta a fenomeni di sfruttamento o dumping professionale (una svalutazione salariale e contrattuale a cui si applicano regole diverse e costi più bassi rispetto ad altri lavoratori del settore), conclude Chierchia nel comunicato stampa. È indispensabile che sin dalla fase di definizione degli accordi, vengano fissati criteri chiari e vincolanti che tutelino questa figura.

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