BOLOGNA. Con l’incremento della Libera Professione in ambito Infermieristico, esponenzialmente cresciuta negli ultimi due anni, torna a far capolino sulla scena sanitaria l’Associazione Infermieri Liberi Professionisti Italiani. A comunicarlo a Nurse24.it è stato il presidente nazionale Roberto Ferrone, che ha annunciato una serie di iniziative volte a rinforzare l’azione mediatica e professionale di tanti colleghi che da anni o recentemente hanno intrapreso questa attività, purtroppo ancora poco conosciuta dalla popolazione.

La Libera Professione per Ferrone è una opportunità per il Sistema Sanitario Nazionale e Regionale che deve essere maggiormente valorizzata.

"La Libera Professione Infermieristica è oggetto di sempre maggiore interesse da parte della nostra categoria, e ha registrato un notevole incremento di colleghi che utilizzano questa modalità di esercizio - spiega Ferrone - attualmente il calcolo stimato di Liberi Professionisti è di circa 30.000 unità (effettivamente operanti, oltre 64.000 gli iscritti all'Enpapi - ndr) che, rapportato ai 400.000 iscritti alla Federazione IPASVI, corrisponde al 7% dei professionisti operanti sul territorio nazionale. Questo fenomeno di crescita esponenziale, legata sia alle dinamiche inerenti il Mercato del Lavoro sia all’evoluzione del ruolo dell’infermiere, è elemento di riflessione per tutta la professione e stimolo per la nascita di soggetti che possano coadiuvare chi esercita in tale modalità."

"Abbiamo partecipato con entusiasmo alla Terza Giornata Nazionale della Libera Professione organizzata dalla Federazione Nazionale IPASVI e dall’Enpapi a Bologna lo scorso 13 dicembre, dove è riemersa in maniera chiara l’esigenza da parte dei professionisti di una 'rete' che sia in grado di proporzioni come supporto professionale e di supporto - conclude il presidente dell'Ailpi - è nostra profonda convinzione che ad oggi il mondo della Libera Professione sia un elemento importante nel panorama sanitario italiano, e che sul territorio nazionale vi siano molte esperienze virtuose che insieme costituiscono un patrimonio di cultura infermieristica che deve essere valorizzato e condiviso.”

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