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Sistema previdenziale enpapi: note introduttive

di Laura Brunelli

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CESENA. L’ENPAPI (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica) è stato istituito con decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale il 24 marzo 1998, di concerto con il Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica. L’ente, assicurando la tutela previdenziale obbligatoria a favore di infermieri, vigilatrici d’infanzia ed assistenti sanitari che esercitano la professione esclusivamente in forma libero professionale (autonoma, associata o societaria), eroga prestazioni pensionistiche di vecchiaia, invalidità, inabilità, superstiti ed indennità di maternità ai sensi del D.L. n. 151 del 26 marzo 2001.

L’obbligo di iscrizione esiste anche laddove l’attività libero – professionale venga svolta contestualmente a quella subordinata, indipendentemente dalla tipologia di lavoro instaurata, a tempo parziale o a tempo pieno.

 

L’ente ha sede a Roma ed esercita la sua attività in tutto il territorio nazionale. I principali organi costituenti l’ente sono:

  • il Consiglio di Indirizzo Generale, si riunisce al meno due volte all’anno e tra i suoi compiti si ricorda l’approvazione delle eventuali variazioni apportate al bilancio preventivo e, l’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo dell’Ente entro il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno;
  • Il Consiglio di amministrazione, si riunisce almeno una volta al mese e, tra i suoi compiti si ricorda la nomina del Presidente e del Vice Presidente, predispone le modificazioni ed integrazioni allo statuto dell’Ente, delibera sull’accettazione di eventuali donazioni, delibera in merito alle iscrizioni e cancellazioni dall’Ente e delibera sulla liquidazione delle pensioni;
  • Il Presidente, eletto dal Consiglio di Amministrazione, convoca e presiede le riunioni definendone l’Ordine del Giorno, sottoscrive gli atti e i documenti e vigila sull’attuazione delle deliberazioni assunte dagli Organi dell’Ente;
  • Il Collegio dei Sindaci, che si riunisce almeno quattro volte all’anno, vigila sull’andamento economico e finanziario dell’Ente, accerta la regolare tenuta della contabilità, vigila sull’osservanza dello Statuto e dei Regolamenti, verifica che gli organi adempiano al loro mandato e che non effettuino operazioni di conflitto con gli interessi dell’Ente;
  • Il Direttore Generale assunto con contratto a tempo determinato, rinnovabile, della durata corrispondente a quella degli altri organi, partecipa alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, cura i rapporti con il Collegio dei Sindaci, dirige il funzionamento dei Servizi e degli Uffici dell’Ente ed attua le deliberazioni degli Organi dell’Ente.

 

Per essere componente dei vari organi, il cui mandato dura quattro anni (e può essere rinnovato all’interno dello stesso organo per non più di tre mandati consecutivi) occorre aver maturato nel tempo capacità ed esperienza amministrativa in funzioni o compiti dirigenziali, consiliari, amministrativi o direttivi, presso ordini o altre istituzioni pubbliche o private.

 

Sono esclusi dalla possibilità di entrare a far parte di uno qualsiasi degli organi, coloro che hanno commesso delitti contro il patrimonio, la fede pubblica, l’economia pubblica o contro la Pubblica Amministrazione; chi ha subito un provvedimento disciplinare da parte di un organismo di rappresentanza di categoria e coloro che non sono in regola con i versamenti dei contributi obbligatori dovuti.

 

L’esercizio finanziario (il bilancio), come ogni altro ente, inizia il 1° gennaio di ogni anno e termina il 31 dicembre del medesimo anno. Le entrate dell’Ente sono costituite dal contributo che ogni singolo iscritto deve versare, dai lasciti o donazioni da parte di terzi, dai contributi obbligatori per l’indennità di maternità, dai contributi di riscatto, di integrazione dei contributi minimi versati in misura ridotta e dalla prosecuzione volontaria dell’attività lavorativa oltre l’età pensionabile.

 

Il Patrimonio dell’ENPAPI è costituito dalle entrate alle quali vanno dedotte le uscite per l’erogazione dei servizi e le spese di gestione dell’Ente.

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