L'ENPAPI dalla parte dei colleghi che sono in difficoltà psico-fisica.
ROMA. Gli iscritti alla Gestione Principale ENPAPI, Ente previdenziale come noto guidato dal Presidente Mario Schiavon (nella foto), possono beneficiare di un'indennità di malattia qualora siano costretti, a causa di malattia o infortunio, ad interrompere lo svolgimento della libera professione per un periodo pari o superiore a 30 giorni, fino ad un massimo di 180 giorni nel medesimo anno solare (anche qualora la sospensione sia dovuta ad eventi diversi).
La misura dell'indennità è calcolata applicando al massimale contributivo del 2015 una percentuale (8% - 12% ovvero 16%) differente in relazione ai mesi di iscrizione del 2015.
Nel caso di contestuale lavoro dipendente a tempo parziale, disposto con orario inferiore o pari alla metà del tempo pieno, l'indennità lorda complessivamente calcolata sarà ridotta del 50%.
La domanda, redatta su apposito modulo e sottoscritta dal richiedente la prestazione, deve essere inviata all'Ente entro 180 giorni, decorrenti dal giorno in cui è cessata la menomazione della capacità lavorativa, comunque entro e non oltre il 31/12/2016.
Sono esclusi dal trattamento gli iscritti che non abbiano maturato almeno un anno di anzianità contributiva alla data di presentazione della domanda e coloro che abbiano già beneficiato di un altro trattamento assistenziale nel corso del medesimo anno solare, ad eccezione dello stato di bisogno.
Per ulteriori informazioni consultare la scheda relativa nella sezione Assistenza/Interventi assistenziali sul sito istituzionale: www.enpapi.it.
A cura di Sandro Tranquilli.
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