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editoriale

Università fabbrica di infermieri disoccupati in Italia

di Angelo

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RIMINI. Si vuole salvare le poltrone di qualche docente universitario o offrire veramente opportunità di lavoro ai neo-infermieri? Da tempo ci si chiede se i dati statistico-occupazionali sbandierati qua e là da blasonati atenei italiani e dal consorzio interuniversitario Almalaurea corrispondano alla realtà o meno. Da un recente sondaggio compiuto dallo scrivete nell'ambito di un progetto di studio per la realizzazione di un volume per una nota casa editrice romana emergono situazioni a dir poco allarmanti. Sono stati intervistati per l'occasione dal 20 maggio 2013 al 30 luglio 2013 ben 998 neo-infermieri laureatisi dall'aprile 2011 all'aprile 2013 e provenienti indifferentemente da strutture formative del Sud, del Centro e del Nord Italia. Di seguito riportiamo una sintesi della ricerca.

Vediamo cosa hanno risposto gli intervistati.

 

I dati:

- Neo-laureati da noi raggiunti tramite Facebook e E-mail : 998 (100%)
- Uomini: 324 (32,46%)
- Donne: 674 (67,54%)

 

Ti sei laureato/a in quale parte d'Italia?

- Sud: 391 (39,2%)
- Centro: 58 (5,80%)
- Nord: 549 (55%)

 

Quando ti sei laureato/a?

- Seconda sessione 2009/2010 (aprile 2011): 125 (12,52%)
- Prima sessione 2010/2011 (novembre 2011): 101 (10,12%)
- Seconda sessione 2010/2011 (aprile 2012): 287 (28,75%)
- Prima sessione 2011/2012 (novembre 2012): 301 (30,17%)
- Seconda sessione 2011/2012 (aprile 2013): 184 (18,44%)

 

Per quanto tempo hai lavorato da quando ti sei laureato/a?

- Non ho mai lavorato: 199 (19,40%)
- Da 1 a 6 mesi: 615 (61,62%)
- Da 6 a 12 mesi: 84 (8,42%)
- Oltre i 12 mesi: 9 (0,90%)
- Ho il tempo indeterminato (pubblico/privato): 91 (9,66%)

 

Agli intervistati è stato chiesto anche se sono:

- Liberi professionisti: 315 (31,56%)
- Non liberi professionisti: 683 (68,44%)

 

Inoltre, è stato loro domandato se hanno proseguito gli studi post-laurea di primo livello:

- No: 912 (91,38%)
- Si: 51 (5,11%)
- Non ha risposto/Non sa che esiste tale possibilità: 35 (3,51%)

 

Tra chi ha risposto si rileva che ha conseguito:

- Master primo livello: 34 (66,67%)
- Specialistica: 15 (29,41%)
- Master secondo livello: 2 (3,92%)

 

Infine, i 51 soggetti che hanno proseguito gli studi hanno dichiarato che lavorano a tempo indeterminato in strutture pubbliche o private.

 

Dai dati raccolti per la ricerca e che, come accennato all'inizio, saranno presentati in un apposito volume che illustrerà la situazione occupazionale in ambito infermieristico in Italia, è chiaro che il precariato regna sovrano e che stanno aumentando esponenzialmente i colleghi che ricorrono all'espediente della P.Iva per trovare lavoro, seppur a tempo determinato.

 

I numeri non mentono mai, infatti se sommiamo chi non ha mai lavorato e chi ha lavorato da 1 a 6 mesi (sapendo che vi è una distanza di ben 24 mesi tra chi si è laureato nell'aprile 2011 e chi ha conseguito l'abilitazione nell'aprile 2013), abbiamo una percentuale che sfiora l'81,56%.

 

Di fatto solo il 9,66% degli intervistati non è precario, tutto il resto è alla ricerca di lavoro o è in ansia per rinnovi di contratto che forse non arriveranno mai.

 

A dimostrazione che i dati disoccupazionali e di precariato raccolti sono veritieri basta vedere cosa sta succedendo ai concorsi pubblici e pubblico/privati indetti lungo lo Stivale Italico. Maree di neo-infermieri, con una media di 3000 unità a concorso, si muovono alla vana ricerca del posto di lavoro (arrivare primi è quasi impossibile per chi si è laureato da poco, ma entrare in graduatoria e sperare di esser chiamati a tempo determinato è l'obiettivo di molti).

 

Vorremmo in ultima analisi che confrontaste quanto da noi riportato corrisponda a quanto dichiarato dalle Università italiane e a quanto scritto dal presidente di Almalaurea, dott. Andrea Cammelli, in due distinte pubblicazioni sullo stato occupazionale nel nostro paese (tra cui gli sbocchi lavorativi per gli infermieri).

 

Scaricate i testi qui in basso, buona lettura e continuate a seguirci sempre più numerosi su www.nurse24.it, il quotidiano che ha ridato libertà di parola e di pensiero agli infermieri!


Sintesi dello studio di Andrea Caramelli
La situazione occupazione tra i neo-laureati nel 2012

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