Nurse24.it
Scopri i master di ecampus sanità

Testimonianze

Una mattina di pioggia. In turno con Lysa l'Infermiera londinese

di Lysa Walder

8e6a8be31a229b213cafae60019138de

LONDRA. Era una calda serata estiva quando è arrivata la chiamata. Ero di turno da sola in automedica. Appena sono partita ha cominciato a piovere. I tergicristalli faticavano a mantenere trasparente il parabrezza per il mio viaggio d’emergenza. Ho dato gas ed ero li in pochi minuti. Quando sono arrivata c’era un poliziotto da solo inginocchiato affianco ad un uomo che giaceva a terra. 

 

A prima vista non sapevo se la persona fosse già morta. Ho parcheeggiato mezzo su e mezzo giù dal marciapiede lasciando le luci lampeggianti e ho afferrato tutto il kit che potevo portare. Mentre camminavo verso di loro ho notato che l'uomo a terra era cosciente. Il poliziotto parlava con lui per consolarlo. Lui era a faccia in giù sull'asfalto, ha detto che era stato aggredito da un gruppo di giovani mentre stava camminando nel parco. Inizialmente aveva pensato che fosse stato un pugno ma mentre correva via si senti’ improvvisamente molto debole e senza fiato. Poi, incapace di continuare, crollò a terra appena fuori dai cancelli del parco.

Il poliziotto stava passando e si fermò ad aiutarlo. Mentre mi stavo mettendo i guanti mi sono inginocchiata sul pavimento accanto a lui. La vittima, che chiamerò Gary, era un giovane poco più che ventene. Era pallido, dolorante e respirava con difficoltà. Sapevo che l'ambulanza sarebbe arrivato presto, ma ogni secondo è importante, ho cercato di fare tutto quello che ho potuto, nel frattempo, per stabilizzare le condizioni di Gary.

Ho chiesto la collaborazione del poliziotto, con le mie forbici per gli ho chiesto di tagliare i suoi vestiti cosi da visualizzare meglio le sue ferite. Le vie respiratorie erano una priorità così ho ascoltato il suo torace per valutare il suo respiro e ho posizionato la maschera per somministrare ossigeno. Ho controllato il torace e il dorso per vedere se aveva ferite da taglio; sfortunatamente ne trovai cinque.
C'era un grande rischio di lesioni gravi al cuore, polmoni e altri organi vitali. Cosi ho incannulato due vene, una per braccio, nel caso avessi avuto bisogno di somministrare farmaci o fisiologica in caso le sue condizioni fossero improvvisamente peggiorate.

Gli ho anche dato un po' di morfina per il dolore, ma ero davvero preoccupata che andasse in arresto cardiaco da un momento all’altro a causa delle ferite gravi non potevo perdere tempo. Gary era impaurito - chi non lo sarebbe? In quel momento sono sicura che pensava che sarebbe morto, lui continuava a guardarci, dritto negli occhi e dire 'grazie per avermi aiutato', mentre noi gli mormoravamo parole patetiche di rassicurazione.

Ovviamente con cinque coltellate al petto e all'addome c'era il rischio concreto che sarebbe potuto peggiorare in qualsiasi momento e questo era qualcosa di cui tutti e tre eravamo fortemente consapevoli. Gary ringraziandomi mi ha fatto sentire ancore più sotto pressione. E’ più difficile prendersi cura di qualcuno che è vivo e parla e poi muore davanti ai tuoi occhi piuttosto che affrontare una persona in arresto cardiaco con la quale non c’è stato contatto umano.
Per fortuna l'ambulanza e gli agenti di polizia sono arrivati dopo pochi minuti. Abbiamo lavorato insieme per poi rimuovere l'ultimo dei vestiti di Gary in modo da poter verificare la presenza di ulteriori lesioni ai suoi arti che forse non avevamo visto, per poi coprirlo con una coperta.

Una volta dentro l'ambulanza e al riparo dalla pioggia, abbiamo controllato la sua pressione sanguigna e il suo polso e abbiamo ricontrollato il suo respiro per rilevare eventuali modifiche. Contemporaneamente la polizia ha chiuso la strada rendendola una scena del crimine e ha contatto la sua familglia. Gary aveva bisogno di essere ricoverato in un trauma center, velocemente, cosi abbiamo contattato l’ospedale avvisandoli del nostro arrivo. Inoltre li informammo della natura delle lesioni di Gary in modo che si potessero preparare al nostro arrivo.

Abbiamo viaggiato per le strade con le luci lampeggianti e le sirene per oltrepassare il traffico. L'agente di polizia viaggiò con noi fino in ospedale in ambulanza e abbiamo rassicurato Gary nel miglior modo possibile durante il viaggio. Non riuscivo a immaginare quanto fosse terribile per Gary, quello che era iniziato come un giorno qualsiasi, si è concluso con lui ferocemente attaccato e poi trasportato per le strade con luci lampeggianti e sirene rumorose senza sapere se sarebbe sporavissuto o meno.

Quando siamo arrivati al centro traumatologico abbiamo consegnato Gary al team e siamo rimasti ad aiutare un pò. Quando arrivarono altri agenti di polizia li vidi con il compagno di Gary, che era chiaramente molto angosciato. Gary ricevette un intervento chirurgico d'urgenza. Ho seguito il caso di Gary e ho scoperto che, nonostante gravi lesioni ai polmoni e al fegato, per fortuna è sopravvissuto a questo attacco casuale da parte di estranei. Anche se non avra' bisogno di continua assistenza medica, immagino che le cicatrici psicologiche impiegheranno molto più tempo per guarire, se mai guarianno.

Commento (0)