Giovanna, infermiera da aprile scorso, ci racconta come mai si può decidere di diventare infermieri a 43 anni.
La mia decisione di diventare infermiera a 43 anni
Ho sempre ricoperto ruoli amministrativi e li ho ricoperti quasi sempre presso l'ospedale di Alessandria. Amministrativa di reparto. Ne ho girati un po': oncologia, chirurgia, radioterapia, ematologia. Il filo conduttore è stato la mia convivenza quotidiana con medici e infermieri. Per moltissimi anni.
Essere amministrativi direttamente in reparto è qualcosa di strano, è un ruolo borderline: ti occupi di burocrazia, ma lo fai per e con i pazienti. Ti affezioni a loro, li conosci, li segui lungo il percorso, conosci di loro molte cose e le condividi con il personale sanitario.
Per molti anni ho pensato che avrei potuto saltare la barricata e indossare la divisa: la medicina era un campo in cui mi addentravo sempre con molto interesse e molta curiosità.
Poi a 40 anni, ho deciso che era giunto il momento: mi sono detta: Provo il test di ingresso. Se lo passo al primo colpo bene, altrimenti ci metto una pietra sopra e non ci penserò mai più
. E ho passato quel maledetto test al primo colpo.
A 43 anni, dopo 3 anni infernali e spesso umilianti, mi sono ritrovata dottoressa in Infermieristica, con la vita stravolta, tutta da ricominciare e con un forte senso etico. Indosso la divisa da aprile, una novellina del campo. Ma anche se neofita, c'è un messaggio che voglio passare ai miei colleghi.
Siamo infermieri, professionisti e non professionali (da circa 20 anni). Siamo professionisti di pari grado con medici, psicologi, fisioterapisti, logopedisti, dietisti, biologi, ecc… Pari grado, non "al servizio di".
Abbiamo competenze proprie e autonomia propria, per cui è il caso di mettere in atto strategie che mettano in luce la professionalità di ognuno.
Smettiamola di comportarci da esecutori, segretari, tuttofare
Smettiamola di dimettere pazienti compilando fogli stra-fotocopiati, mettendo crocette a caso e pretendendo che sia una dimissione infermieristica: facciamo relazioni, e firmiamole, con tanto di titolo davanti al nome. Presentiamoci a chi ci è intorno a noi con nome e titolo, e non come sono l'infermiera
.
Smettiamola di lavorare così perché si è sempre fatto così
.
Smettiamola di lavorare così perché ho sentito dire che si fa così
.
Smettiamola di accettare contratti a 5 € l'ora.
Smettiamola di lavorare in Rsa facendoci considerare come oss.
Smettiamola di lavorare nel pubblico svolgendo ruoli da oss o ausiliari.
Il cambiamento lentamente si è avviato, ma comporta da parte nostra un grande sforzo. Lamentarsi senza agire non porta da nessuna parte. Abbandoniamo i concetti di umiltà, missione e sottomissione: il sapere e la competenza sono fatti per essere divulgati, è questa la loro utilità. Tutti coloro che davanti a un infermiere competente e colto commentano non dovresti essere più umile?
dovrebbero meritare una sola ed unica risposta. A voi decidere quale.
Dott.ssa Giovanna Colangelo, CPSI
DANARA
1 commenti
A 39 mettersi in gioco
#2
Buongiorno, io avrei una domanda
Vorrei sapere i costi per diventare infermiera , visto che sono un po' al verde a quasi 40 anni . Vorrei dare una svolta alla mia vita .