Trentadue anni fa nasceva l’emergenza concepita come la concepiamo oggi, in senso moderno. Entusiasmo, competenza e voglia di crescere. Questi i miei personali auguri.
Buon trentaduesimo compleanno, emergenza
Era il 27 marzo del 1992 e veniva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza.
32 anni. Possono sembrare pochi o tanti, ma 32 anni fa nasceva l’emergenza così come la concepiamo oggi. Nascevano il 118, le Centrali Operative; veniva normata l’emergenza territoriale, fatta di ricezione e dispatch delle chiamate e di soccorso su qualsiasi mezzo (dalle ambulanze all’elisoccorso, passando per le idroambulanze). Venivano alla luce i Dipartimenti di Emergenza e Accettazione con il loro sistema di Triage basato su codici colore.
Sembrano trascorsi anni luce, eppure l’emergenza è nata ieri. A 32 anni non sei né un bambino né un adulto. Ma puoi riflettere consapevolmente sul percorso di vita che hai fatto, guardando al futuro con sempre più entusiasmo e voglia di crescere.
Questi i miei personali auguri. Arrivederci al mezzo secolo, con la speranza di non essere mai fermi dove siamo, ma di poter sempre parlare, ogni giorno, di innovazione e cambiamento.
32 anni fa tutto quello che noi ora diamo per scontato non esisteva. Chiudiamo gli occhi e immaginiamo dove potremmo essere nel 2042. Riapriamoli. E diamo tutti noi stessi, tutti i giorni, per raggiungere quello che abbiamo visto. Lo dobbiamo a noi stessi. All’utenza. A tutto il personale con cui lavoriamo. A tutta la popolazione che in noi ha sempre avuto fiducia.
Buon compleanno, emergenza.
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