In un solo giorno 11 case diverse, 11 pazienti diversi, 11 approcci diversi e ben 11 cuori diversi. Storie da poter raccontare. In un solo giorno, 11 storie diverse: chi ti tocca il cuore e chi ti fa sorridere. Questo è parte di quello che vivono gli infermieri di emergenza come Jessica, che ci racconta il suo salto nel buio, dove ha ritrovato il suo bisogno di umanità.
Salto nel buio
Infermiere e autista di ambulanza in notturna
26 settembre 2017, l'inizio della fine .
Ore 14:00, binario 1, direzione? L'ignoto .
Valigie alla mano, sola, incuriosita e dubbiosa della scelta fatta: 118, emergenza .
“Tu sei matta ”, mi dicevano.
Avevano ragione? Lo vedremo alla fine.
Arrivo ore 19:30, 400 km lontano da casa.
Affiancamento diretto . Mi trovo davanti un’infermiera più giovane di me, entusiasta di quel che mi spiegava, termini a me ancora sconosciuti: MSA, MSI, MSB, MCA, CNSA .
Sono in ambulanza o mi sto preparando per andare sulla luna?
Termine del mio affiancamento. Inizia il percorso.
Primo giorno, conosco il mio autista. Tuono lo chiamavano, a voi l'immaginazione.
Paura di sbagliare, paura di non essere idonea, paure che con il passar dei giorni diventavano sempre di più consapevolezze.
Qui tu non riderai, tu non piangerai. Qui si riga dritto e basta ! Ti faccio vedere io. Alzati in piedi, tirati su. Datti subito una regolata, amico mio. Se no io ti svito il cranio e...
Dove lavori? Full Metal Jacket . Perché definito così? Perché o rimani e cresci o scappi via .
Io sono rimasta.
Proseguo. Telefono che squilla. Codice verde. Codice giallo. Codice rosso. Scusa, hanno detto rosso? Sudorazione profusa, tachicardia, tremolio.
Calma. È solo un colore. Respira. Ragiona.
Arrivati sul posto. Arresto cardiocircolatorio .
Ambu, ossigeno, piastre, accesso venoso, massaggio. Cambio. Massaggio. Adrenalina. Cambio. Massaggio. 45 minuti. Asistolia. Decesso.
Condoglianze signora. Ci dispiace. Abbiamo fatto tutto il possibile.
Ti guardi intorno, non sarà l'unico. Sei pronta? Sì lo sono.
La Diva. Di giorno salva vite e di notte DragQueen. È un fumetto della Marvel? No, è il mio autista del giorno parte 2.
Salve signore, cosa succede? Perché ha chiamato?
Siamo a quota 10. Non ci vediamo più dalla fame. Facciamo pranzo? Ore 19:00. Sì, va bene. Squilla e non è uno scherzo. Niente pranzo . Quota 11 e si ricomincia .
Salve signora mi dica, cosa si sente?
In un solo giorno 11 case diverse, 11 pazienti diversi, 11 approcci diversi e ben 11 cuori diversi. Storie da poter raccontare. In un solo giorno, 11 storie diverse . Chi ti tocca il cuore e chi ti fa sorridere.
Dio quanto amo questo lavoro
Ho deciso di darti tre secondi, solo tre secondi, per strapparti quel sorriso dal grugno. Altrimenti… Oh my God. Il Moldavo , detto Lo Zingaro , autista parte 3.
Uno Zingaro ed una Terrona. Molto bene.
Inizio turno. Ed anche oggi si mangia domani. Squilla. MET sul posto. Arriviamo. Eccolo è lui. Finalmente lo incontro. Il padre . Colui che non ha colleghi Infermieri, ma ha figli.
Mi scusi le dò del Lei .
No dammi del tu, che è sto Lei .
Beh io la ritengo una forma di rispetto, dò del Lei anche a Nonna .
Apriti cielo. Il Padre diventa Nonno. Il giusto approccio iniziale che serve per farsi dare fiducia da un medico insomma (non fatelo a casa!)
Colleghi di vita quotidiana. Colleghi per caso. Colleghi telefonici. Colleghi logorroici. Spalle su cui piangere. Colleghi di responsabilità̀ condivisa. Colleghi .
Non mostrate solo muscoli nell'essere Infermiere. Non mostrate solo muscoli nell'essere. Mostrate umanità. Abbiamo tutti bisogno di umanità
Siate umili.
Sorridi non è finita qui. È solo l'inizio. Stay human.
Jessica Santagata , Infermiera
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