Ogni giorno ci chiediamo come facciamo ad andare avanti, chi ci darà la forza per affrontare un nuovo turno e un altro ancora. C’è chi si consola con un misero stipendio, chi vive con l’ideologia che bisogna accontentarsi di quel poco che ci viene offerto, chi invece, come me, si impegna a dare ogni giorno di più per la professione, chi come me non resta al proprio posto, chi come me, nonostante tutto, si innamora della propria professione ogni giorno di più e cerca di trasmettere i propri sentimenti e il proprio bagaglio culturale a chi ancora professionista non è .
Infermieri: il confronto tra il passato, il presente e il futuro
Non ho l’ambizione di cambiare la professione infermieristica, ma ho l’ambizione di non diventare come chi non ha dato un buon esempio .
Noi siamo i professionisti di oggi, siamo coloro che danno l’esempio, siamo coloro che scrivono le prime parole sulle pagine bianche di uno studente di Infermieristica, quindi noi non siamo responsabili solo dell’assistenza di oggi, ma anche di quella di domani.
Ho avuto la fortuna di poter condividere e di rivivere l’emozione di “essere studente” stando accanto agli studenti, ho toccato con mano ancora una volta quella voglia di imparare e dare il massimo per ciò che si sogna di fare.
Non ho né vergogna né paura di affermare che molte volte mi sono sentito più simile ad uno studente che ad un collega, per il semplice motivo che è difficile intravedere l’amore per la professione, la voglia di imparare e di dare il massimo, quella voglia che uno studente ha e che molti di noi hanno dimenticato.
Alcune parole di chi professionista ancora non era...
Mi sento fortunata ad essere arrivata a questo punto, mi sento fortunata perché non tutti nella vita riescono a realizzare il proprio sogno ed io, invece, ci sono riuscita .
Nel mio tirocinio in questi anni ho cercato di prendere la parte migliore di ogni infermiere che mi ha dedicato del tempo e mi ha dato consigli infermieristici e non; mi hanno insegnato che linee guida e procedure fanno sì che l’infermiere possa diventare sempre più preparato in modo da poter offrire un’assistenza sempre più completa al paziente, ma mi hanno anche insegnato ad andare oltre il libro e comprendere il paziente, entrare in empatia, un qualcosa che nessun libro ti potrà mai insegnare .
Purtroppo, con rammarico, molte volte mi sono sentita dire che ho sbagliato ad intraprendere questa professione, che avrei fatto meglio a cambiare idea ma io nonostante tutto ho voluto credere in questa professione e ho voluto credere in me e soprattutto credere che il cambiamento esiste.
Ad oggi posso affermare che tra me ed un infermiere con molti anni di servizio c’è un abisso, sia professionale che culturale, ma mi sento fortunata, perché non mi sono mai fatta condizionare dalla negatività dei loro pensieri. Voglio intraprendere la mia carriera infermieristica con il sogno di non arrendermi mai.
Non ho l’ambizione di cambiare la professione infermieristica, ma ho l’ambizione di non diventare come chi non ha dato un buon esempio ma con chi ha voglia di crescere, a chi crede in questa professione e non si senta più un semplice infermiere ma un vero e proprio professionista della salute .
Fare l’infermiera non è per tutti. Ci vuole una personalità molto forte, intelligente e compassionevole per affrontare i mali del mondo con passione e metodo, lavorando per mantenere la salute e il benessere del pianeta. Non c’è da stupirsi che siamo esauste alla fine della giornata! (Donna Wilk Cardillo)
Dario Solimene , Roberta Capuano
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