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Da infermiere a ristoratore vegano: La storia di Claudio

di Paola Botte

Studiare è il modo migliore per fare una scelta consapevole. Soprattutto se si tratta di una scelta che ti cambia la vita. Ne è convinto Claudio, infermiere di 61 anni della provincia di Trento, che quattro anni fa, alle porte della pensione, ha deciso di dedicarsi al veganesimo aprendo un ristorante con il suo compagno. Oggi che gliene mancano quattro di mesi per andare in pensione, sta già pensando a quanto tempo in più potrà dedicare alla sua nuova attività.

Claudio, infermiere e ristoratore vegano: Promuovo il mangiare sano

Claudio Moschini, infermiere e ristoratore vegano

Sia io che il mio compagno arriviamo dal mondo vegetariano - racconta - Io lo sono da 25 anni ormai e la scelta di diventare vegano è arrivata grazie alle numerose conoscenze e ai tanti studi che ho fatto. Tra i vari corsi, ce n'è uno in particolare presso una scuola di Milano che mi ha dato l'opportunità di comprendere che il cibo può essere usato come strumento per combattere la maggior parte dei problemi più comuni.

Essendo infermiere, è stato facile comprendere i meccanismi spiegati dalla scienza dell'alimentazione, anzi per Claudio, entrare nel mondo vegano è stato un po' come chiudere una sfera.

In tanti anni di professione infermieristica, da 18 a fianco delle persone in dialisi, la medicina mi ha spiegato alcune cose, si può dire la metà di ciò che conosco del nostro corpo. L'altra metà mi è stata spiegata dalla scienza dell'alimentazione. - Dice convinto - I cibi sono per noi fonte inesauribile di energia e se impariamo a conoscerli, combinarli tra loro e cuocerli bene non potremo far altro che beneficiarne.

Da infermiere sono convinto - continua - che gran parte delle patologie come allergie, problemi cardiaci, metabolici e alcuni tumori siano dovuti ad un'alimentazione inadeguata. Sicuramente in ospedale davanti ai pazienti l'ultima parola spetta sempre al medico, ma nel mio piccolo cerco di portare la mia esperienza e promuovere sempre il mangiare sano.

Da qui l'idea di aprire un ristorante, un luogo che possa essere un riferimento per nutrire in modo corretto il corpo e anche la mente grazie ai numerosi convegni e incontri organizzati sul tema e alla biblioteca al suo interno.

All'inizio eravamo un po' scettici sulla risposta che avrebbe avuto il ristorante, ma dopo soli tre mesi non ci stavamo più dietro. Dopo un anno e mezzo abbiamo dovuto cambiare sede per aprire un locale più grande, racconta orgoglioso.

È la dimostrazione di come le persone abbiano voglia di informarsi e sperimentare qualcosa di nuovo, ma soprattutto di come vadano alla ricerca di un miglioramento per la loro salute. Anche nell'ospedale dove lavoro, i miei colleghi hanno visto il potere che il cibo ha avuto su di me. Prima ero in sovrappeso e non riuscivo a perdere peso, soffrivo di allergie e quando grazie alla nuova alimentazione sono dimagrito e ho recuperato le mie energie tutti hanno potuto constatare i risultati

Anche in mensa, dopo una chiacchierata con la dietista, Claudio ha ottenuto l'inserimento di un menù vegano tra quelli proposti.

Lo studio e la passione per la cucina non sono però i soli ingredienti per mangiare sano. Secondo l'infermiere è fondamentale utilizzare prodotti altamente controllati come quelli biologici.

Si tratta di cibi certificati le cui aziende produttrici sono sottoposte a controlli semestrali. - Conclude - Trovare questi prodotti è diventato ormai semplicissimo, perché si trovano ovunque e anche il loro prezzo si sta via via abbassando.

La speranza di Claudio è quella che l'Italia diventi al pari di altre grandi città europee dove il veganesimo è stato adottato da molti anni e riconosciuto dalla maggior parte delle persone.

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