L’Italia è invidiata per il livello di formazione clinica dell’Università infermieristica. Ma allora perché qui l’Infermiere gode di così poca credibilità? È davvero solo colpa degli stereotipi legati alla professione, di un luogo comune difficile da spiazzare? C'è qualcosa che possiamo provare per far sì che questo stereotipo svanisca più in fretta? C'è un'intera nuova generazione di professionisti che ha tutti gli strumenti e la voglia di cambiare, di migliorarsi, di immaginare un futuro nuovo per questa professione, ma non sanno come farlo, non sanno di poterlo fare. Nessuno gli ha insegnato il potere che hanno.
Non sono un'infermiera, sono una Nurse
Un infermiere in terapia intensvia Covid-19
20 Maggio 2015 : un’infermiera italiana di 25 anni sta facendo la fila in un supermercato ad Oxford. Un’anziana signora la vede, nota la divisa ed insiste per farla passare avanti agli altri. Non avrebbe accettato un no come risposta, perché a certe figure bisogna portare rispetto . La giovane infermiera sorride, ringrazia, paga ed esce. Piange, dolcemente. La sua vita è appena cambiata .
In Inghilterra un infermiere è non solo responsabile dell’assistenza infermieristica (e lì lo è davvero, non è solo scritto su un pezzo di carta), ma è una figura imprescindibile durante il percorso clinico del paziente. Ne può dettare vita e morte, al pari di qualsiasi medico.
Il rapporto che c'è fra medico e infermiere è di collaborazione innanzitutto , di reciproca stima e comunicazione di intenti, non di subordinazione; un lavoro congiunto finalizzato al benessere di una persona in quel momento più debole.
Non esiste medico, neanche il più alto professore di reparto, che non consideri l’opinione dell’infermiere responsabile del paziente. In Inghilterra i pazienti non si dimettono se l’Infermiere non è d’accordo. Questione di formazione? Sì, ma non clinica .
Il livello di formazione clinica dell’Università infermieristica italiana è considerato il più alto al livello europeo, assieme a quello portoghese. Gli Infermieri italiani sono fra i più ricercati per lavorare nei grandi Stati europei, ne è conferma l’esodo professionale che ha caratterizzato gli ultimi anni.
Le patologie, la scienza del corpo ci viene ben insegnata all’Università; l’Italia è invidiata per questo. Ma allora perché qui l’Infermiere gode di così poca credibilità? È davvero solo colpa degli stereotipi legati alla professione, di un luogo comune difficile da spiazzare? C'è qualcosa che possiamo provare per far sì che questo stereotipo svanisca più in fretta?
Pochi professori considerano - e nessuno nella pratica rimarca - il peso, la gravità, l’importanza della professionalità e dell’etica del lavoro . Prendere continui caffè, urlare nei corridoi, utilizzare i cellulari, dormire fuori dai periodi designati di pausa, in Inghilterra semplicemente non è accettabile.
Presentarsi in turno in maniera indecorosa, con orologi, bracciali e anelli di ogni genere semplicemente non è accettabile. Trattare con sufficienza e superiorità i pazienti in Inghilterra, semplicemente, non è accettabile. Tutti comportamenti, non solo degli infermieri, che in Italia vengono tollerati e perfino legittimati. Ciò si riflette in un’immagine percepita dalla comunità di una professionalità sciatta, senza struttura, indegna di chissà quale rispetto.
C'è un'intera nuova generazione di Professionisti veri (e la P maiuscola non è un caso), che ha tutti gli strumenti e la voglia di cambiare, di migliorarsi, di immaginare un futuro nuovo per questa professione, di combattere, di sapere, di applicarsi al 100%, ma non sanno come farlo, non sanno di poterlo fare. Nessuno gli ha insegnato il potere che hanno . Molti non tornano in Italia per paura che questo potere non gli venga riconosciuto.
Quando sono tornata in Italia il pensiero di aver perso tutto quel rispetto, riconoscimento, gratificazione, quel mondo di possibilità mi ha fatto crollare in una routine che speravo di non vivere più
È il momento di scrollarsi di dosso questa malinconia , sfruttarla, maturarla, svilupparla affinché un giorno anche questo Paese possa concedere agli Infermieri il rispetto che quella signora ha mostrato a quella giovane infermiera al supermercato. Il rispetto che si meritano .
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