Abbiamo macinato chilometri con i libri sulle spalle, ci siamo fatti forza davanti a commissioni di ogni regione. Non ci siamo fermati di fronte alla fatica, abbiamo lasciato i nostri cari per dedicarci al nostro impegno. Abbiamo fatto i pendolari. Solo noi sappiamo cosa significa. Però se non sei a lavorare dove desideri hai per forza qualcosa che non va. Ma cosa deve fare un infermiere per lavorare a tempo indeterminato vicino a casa?
Cosa deve fare un infermiere per lavorare a tempo indeterminato vicino a casa?
Non chiamateci i non fortunati
Cosa deve fare un infermiere per lavorare a tempo indeterminato vicino a casa? Vicino alla sua famiglia? Ci sono i fortunati, che appena laureati o quasi, vincono il concorso di interesse e magari vengono collocati al presidio ospedaliero più comodo e più desiderato.
Li conosci bene: molti si sono sposati, altri hanno fatto figli, postano foto delle ferie estive in posti meravigliosi, altri già si lamentano di essere stanchi del lavoro. E poi ci siamo noi. I più ignoranti? Gli infermieri di seconda categoria? Perché se non sei a lavorare dove desideri hai per forza qualcosa che non va ...
Questo forse possono pensare i fortunati sopra citati. Ebbene una volta per tutte ci vogliamo presentare. Noi siamo quelli meno fortunati, è vero, ma non abbiamo superato solo una preselezione, una prova scritta, una prova pratica ed un orale; ne abbiamo superate molte di più in giro per l'Italia e questo a riprova che poi tanto ignoranti non siamo.
Abbiamo macinato chilometri con i libri sulle spalle, ci siamo fatti forza davanti a commissioni di ogni regione. Non ci siamo fermati di fronte alla fatica, abbiamo lasciato i nostri cari per dedicarci al nostro impegno.
Chiediamo solo di non essere lasciati nel dimenticatoio e di non essere ancora una volta i "non fortunati"
Abbiamo fatto i pendolari. Solo noi sappiamo cosa significa, dopo le notti catapultarsi sui treni, le spese che abbiamo dovuto sostenere, la regione diversa e le diverse abitudini, modi di lavorare, modi di relazionarsi tra i colleghi. E vivere il tutto da soli. Senza nessun caro vicino.
Abbiamo provato in tutti i modi a tornare a casa , alla perenne ricerca di un cambio compensativo , nell'attesa di un nuovo concorso, nell'attesa di una mobilità .
Noi siamo i 183 infermieri che, con prova orale su conoscenze teoriche davanti a una commissione molto selettiva, hanno superato e si sono collocati nella graduatoria per mobilità della AOU Careggi. Emozioni struggenti, tanta speranza, finalmente i nostri sacrifici verranno ripagati.
Da maggio solo 37 colleghi sono stati chiamati e a maggio 2020 questa graduatoria andrà a scadenza. Come se non bastasse ci sentiamo in dovere di partecipare al nuovo concorso Estar , in quanto il nostro futuro rimane nebbioso . Occuperemo il posto in graduatoria di chi magari ad oggi ancora non è a ruolo e lo renderemo a sua volta ad un "non fortunato", in modo esponenziale, così come lo siamo stati noi e quindi destinato ad entrare nel vortice generato dalla stupidità Italiana.
Uniti chiediamo solo di non essere lasciati nel dimenticatoio e di non essere ancora una volta i "non fortunati".
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